1-LUTTI

TORRE: OGGI L’ULTIMO SALUTO ALLA SIGNORA MAURA “ZANI”

10 Gennaio 2022
Una delle ultime Donne Torraiole di un tempo che fu, la Signora Maura Burroni in Zani poco fa è stata salutata nella Chiesa della Torre; la sua “felicità” sarà quella di rincontrare il suo Figliolo perso tanti anni fa e suo Marito, sarà arrivata lassù con quel suo caratteristico sorriso che nonostante il dolore che ha portato con se per una vita non l’ha mai abbandonata.
La ricordo bene la Signora Maura, la rivedo in quello che leggerete sotto; uno degli ultimi ricordi che ho di lei è al sorteggio delle Contrade per il Palio Straordinario del 2018 seduta al murellino della Fonte Gaia a guardare l’estrazione insieme ad un’altra Torraiola e commentavamo mentre io facevo la diretta.
Mamma del mio amico Sandro Zani Mangino vittorioso della Torre.
Chi la conosceva bene, come conosce la Contrada della Torre è l’ormai ex Vicario  Massimo Bianchi che l’ha salutata con questo scritto che racconta una verità e una realtà che non vedremo più.
Le mie più sentite Condoglianze a Sandro, a tutti i suoi Cari e a noi della Torre.

Pier Camillo

Con Maura Zani, come tutti la conoscevano rigorosamente con il cognome da sposata, scompare un’altra delle figure caratteristiche del nostro rione, forse una delle ultime. E il suo ricordo per questo non può non legarsi a quello di altri personaggi che come lei hanno popolato a lungo i racconti di queste strade: con suo marito Spartaco e con tante coppie di amici veri come Sergio e Luciana Bellaccini, Stefano e Rina Bellaccini, Alfio e Franca Lodovici, hanno reso possibile con le loro chiacchierate sull’uscio di casa, le loro litigate in cucina per come si faceva il purè o il ragù, quello che possiamo definire un vero e proprio “teatro popolare” con battute e risate che ancora oggi restano memorabili sulla bocca di tutti. Un’epoca, un tempo che non c’è più, in cui la prima preoccupazione di queste famiglie di Salicotto era quella di mantenere e far crescere i figli con il proprio lavoro, a volte non semplice e faticoso, sempre però unito a un secondo obiettivo di vita quotidiana, quello cioè di far sì che tutti si trovassero a loro agio in Contrada, senza mai tener conto di questioni personali o individuali. E la vita di quegli anni non era facile: tanti i dolori, anche per Maura e Spartaco, che ora si ritrovano nella vera gioia e nella pace del Signore insieme a Lele, ma sempre superati con il sorriso, quello che Maura portava stampato nelle tante fotografie che si conservano di lei in archivio. Un altro modo di intendere la vita, tanto diverso dall’oggi, forse impossibile da replicare ma che possiamo ancora prendere come esempio da additare alle nuove generazioni. Un esempio di come essere presenti in ogni attività, magari a sedere alla fontanina come tutte le sere ordinarie o alla cappella di piazza, oppure sul camion in occasione dei cortei della vittoria, ma sempre con quella semplicità di chi ha vissuto la nostra Contrada in anni difficili, avari di vittorie e di gioie, ma che l’hanno presa per mano e portata fino a noi oggi.
Di questo dobbiamo ringraziare Maura e tutta la sua generazione di uomini e donne capaci di superare grandi avversità solo con il sorriso e l’amore.

Massimo Bianchi

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Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: piercamillopinelli@gmail.com

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