1-CONSIGLIO COMUNALE SIENA 2024

SIENA CONSIGLIO COMUNALE OGGI 12 APRILE 2024 non sarà possibile, per legge, in periodo elettorale publicare altrosul C.C.

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ore 12,38 
12 aprile 2024

Durante il Consiglio Comunale di oggi, venerdì 12 aprile, l’assessore ha risposto all’interrogazione del consigliere del gruppo Lega Salvini Premier Orazio Peluso

Manutenzione delle strade, Bianchini:

Precarie condizioni nella quasi totalità dei casi”

Lo stato di manutenzione del reticolo stradale del Comune di Siena e la programmazione dei prossimi lavori sono stati al centro dell’interrogazione presentata durante il Consiglio Comunale di oggi, venerdì 12 aprile, dal consigliere del gruppo Lega Salvini Premier, Orazio Peluso. La risposta è arrivata da parte dell’assessore ai lavori pubblici, Massimo Bianchini.

Sono evidenti e sotto gli occhi di tutti – ha esordito l’assessore – le precarie condizioni del reticolo stradale nella quasi totalità dei casi, dove più che interventi di natura manutentiva andrebbero messe in opera soluzioni radicali di rifacimento generale. La situazione attuale è dovuta a diversi fattori come l’aumento del traffico veicolare, la sua ‘pesantezza’, la presenza di strade senza sottofondo, equiparabili a case senza fondamenta, ad una politica di manutenzione che nel corso degli anni è stata palesemente carente, e all’operatività e al controllo dei sotto servizi. Ricordo che le strade di sola competenza comunale si estendono per circa 350 chilometri, a cui si aggiungono quelle con competenze condivise o in sovrapposizione con altri enti che portano il totale a circa 500 chilometri. A questo si aggiunga che gli interventi, anche se possibili, vanno calibrati a seconda della zona di riferimento: in quelle densamente abitate non si può lavorare di notte, in quelle in prossimità delle scuole occorre rispettare il calendario delle aperture, nelle strade a grande percorrenza si devono evitare i periodi di alto flusso, e questo solo per citare i principali vincoli”.

Bianchini ha sottolineato che “data la situazione dobbiamo fare una scelta profonda, ovvero se intervenire profondamente sulle strade, creando le fondamenta, o intervenire solo sulla parte superficiale. E’ di tutta evidenza che l’impostazione scelta ha ricadute diverse in termini di tempi, di finanze e di numero di interventi che possono essere eseguiti. Se possiamo prendere atto della trasformazione del traffico veicolare e provare a gestirla, sulla politica manutentiva va invece cambiato radicalmente modo di pensare. Occorre un piano di programmazione a lungo termine della manutenzione stradale, con pianificazione dei lavori e monitoraggio a scadenze fisse dei tratti su cui si è intervenuti: e qui si incontrano i primi problemi sia di uomini che di mezzi e organizzazione. Oltre a monitorare i nostri lavori, occorre poi avviare un monitoraggio costante dei sotto servizi, ossia dei lavori per acqua, telefonia, luce, gas e simili, che spesso fanno emergere problematiche collaterali una volta terminati gli interventi. Aggiungo che, affinché i lavori vengano eseguiti a regola d’arte, una strada dovrebbe restare chiusa per un’intera giornata; se invece il cantiere vive di poco tempo il rischio di tenuta diventa reale”.

L’assessore ai lavori pubblici ha proseguito aggiungendo che “le fasi di progettazione dei lavori, che da nuovo codice degli appalti si sono leggermente alleggerite, sono un nodo fondamentale per la programmazione. Senza progetto non si può intervenire in alcun modo e in nessun caso, dal più semplice al più complesso, a meno che non si tratti di banali ‘toppe’. È fondamentale sottolineare, che per qualsiasi attività di progettazione i tempi tecnici e burocratici prevedono attività che vanno dai tre o quattro mesi per i progetti più semplici ad oltre un anno in caso di complessità. Nelle attività come queste, di competenza comunale, gli uffici, che io espongo al plurale nonostante le persone impegnate in tale attività non siano molte, eseguono tutta la progettazione internamente. Questo è un altro fattore cruciale per la buona organizzazione di un piano pluriennale di manutenzione: è evidente che oltre al numero di strade da tenere sotto controllo in aggiunta all’attività ordinaria, l’attività di gestione non può essere solo interna, motivo per cui stiamo pensando ad incarichi esterni per gestire tale problematica”.

“Per cercare di dare un quadro definitivo delle possibilità che abbiamo per tamponare o risolvere i problemi partendo dalla difficile situazione attuale – ha spiegato Bianchini – l’attività dell’amministrazione e del mio assessorato prevede l’incremento dei fondi a disposizione per le manutenzioni, e questo è stato fatto con un aumento stimato in bilancio del 50 per cento in più rispetto agli anni passati. A oggi sono previsti interventi per un valore di 2,5 milioni di euro; a queste somme vanno aggiunte quelle che sono poste direttamente su progetti più complessi, sempre riguardanti le strade (ad esempio i lavori che si stanno concludendo in Strada Massetana o quelli relativi a Scacciapensieri che partiranno a breve). Dobbiamo predisporre un Piano pluriennale di manutenzioni, che pianifichi gli interventi nel medio periodo. Sulla scorta delle segnalazioni e della conoscenza degli uffici, le strade su cui dobbiamo intervenire costituiscono un elenco corposo; possiamo citare, a titolo non esaustivo, viale dei Mille, viale Toselli, via Campansi, via dei Gazzani, via Nenni”.

“Contestualmente – ha concluso l’assessore Bianchini – occorre dare organicità a una banca dati per poter verificare, strada per strada, la tipologia degli interventi fatti e le date di esecuzione. Questo consentirebbe per il futuro di avere un quadro conoscitivo di tutto il reticolo stradale, permettendoci di capire la durata media di un intervento per determinare la pianificazione futura. Infine, è nostra intenzione organizzare e impegnare le risorse umane, non infinite, in una costante opera di monitoraggio, verifica e controllo delle attività dei sottoservizi”.

Il consigliere del gruppo Lega Orazio Peluso che ha esposto l’interrogazione si è dichiarato “ampiamente soddisfatto anche per quanto riguarda la chiarezza di alcuni aspetti chiariti dall’assessore Bianchini che ha risposto con puntualità ad ogni quesito facente parte di questa interrogazione”.


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ore 12,37 
12 aprile 2024

Durante il Consiglio Comunale di oggi, venerdì 12 aprile, l’assessore all’ambiente ha risposto all’interrogazione del consigliere del gruppo Partito Democratico Alessandro Masi

Pini nel quartiere dell’Acquacalda, Magi:

Opera di censimento sull’intera zona, abbattuti quelli a rischio”

La condizione dei pini presenti all’Acquacalda, nella zona scolastica tra via delle Province angolo via Violante di Baviera, è stata al centro dell’interrogazione presentata oggi, venerdì 12 aprile, durante il Consiglio Comunale, dal consigliere del gruppo Partito Democratico, Alessandro Masi. Ha risposto l’assessore all’ambiente e aree verdi del Comune di Siena Barbara Magi.

“Il Comune di Siena – ha esordito Magi – ha censito e indagato sullo stato di salute di tutti gli alberi della zona e più in generale dell’intero territorio (oltre 16mila alberi). Il verde e in particolare gli alberi costituiscono un patrimonio importante per l’amministrazione, un motivo di ricchezza e benessere, che per la propria naturale evoluzione è costantemente monitorato e, nei casi in cui se ne ravvisi la necessità, è sottoposto a interventi straordinari di sostituzione e rinnovamento”.

“Gli alberi – ha proseguito l’assessore – diversamente da manufatti antropici, sono strutture dinamiche e, nella loro gestione, comportano sempre un certo grado di ‘rischio’. Sebbene un ragionevole sistema di gestione del rischio abbia generalmente l’obiettivo di conservare alberi che appaiono stabili in presenza degli eventi meteorici che normalmente possono verificarsi nel luogo di vegetazione dell’albero, risulta tuttavia necessario precisare che tutti gli alberi conservano inevitabilmente una certa dose di propensione al cedimento (e quindi di pericolosità). In arboricoltura non è infatti possibile individuare ogni e qualsiasi condizione che potrebbe portare un albero al cedimento totale o parziale”.

“Per le problematiche inerenti le alberate di Pinus pinea in particolare – ha ribadito Magi – va tenuto conto di quelle connesse al sito di impianto, in quanto non è un essenza idonea a costituire alberature di ambienti densamente urbanizzati e adibiti ad altri usi, quali asfalto, cordoli o comunque suoli eccessivamente compattati. In tali situazioni le radici di pino non sono in grado di svilupparsi in profondità e rimangono estremamente superficiali, aggravando una caratteristica tipica di quest’essenza che ne pregiudica la stabilità globale. Inoltre è importante notare che, quando le piante vegetano in condizioni non ottimali il loro ciclo vitale si riduce sensibilmente. L’amministrazione comunale ha intenzione anche di intraprendere il progetto dei ‘gemelli digitali’ (già avviato con successo anche in alcune realtà italiane), finalizzato allo studio dell’intero patrimonio cittadino di alberi stradali per mezzo di un sistema ad alta tecnologia, che utilizza dati ottenuti con laser scanner (LiDar) combinati a immagini ad alta risoluzione per creare un gemello digitale di ciascun albero rilevato”.

Sulla segnatura in rosso di alcuni pini presenti presso la scuola dell’Infanzia dell’Acquacalda e il Cus l’assessore ha così risposto: “Non sappiamo chi e perché abbia segnato di rosso alcuni dei pini in questa zona, sicuramente non è stata l’amministrazione comunale. In tutto il territorio sono presenti molti esemplari di pino domestico e attualmente, escluso gli alberi già abbattuti perché giudicati pericolosi, ne risultano dal censimento settecentotrentadue. I pini posti nel quartiere dell’Acquacalda sono stati oggetto di indagini specifiche redatte da un pull di agronomi e tale studio ha messo in relazione le condizioni di stabilità di alcuni esemplari arborei di Pinus pinea con la suscettibilità del sito e con la probabilità, in caso di crollo, di colpire bersagli sensibili”.

“L’obiettivo finale – ha aggiunto Magi – è stato quello di individuare un valore di rischio da utilizzare come riferimento per la pianificazione degli interventi sulle alberature, di valutare l’opportunità di una loro conservazione e di definire i possibili interventi, anche in relazione alla destinazione d’uso del sito in cui vegetano. Nelle schede di rilievo relative alle varie alberature sono stati inseriti i dati identificativi dell’albero, i dati della zona, l’analisi della condizione della pianta, gli interventi prescritti e i dati relativi all’analisi del rischio. Il rischio di cedimento è stato valutato definendo il bersaglio principale, indicando la propensione al cedimento dei diversi organi della pianta, introducendo la seguente casistica: improbabile, possibile, probabile, molto probabile, imminente e individuando le possibili conseguenze nel caso di cedimento dei diversi organi fondamentali (radici, colletto, fusto e castello, rami principali); infine viene indicata la probabilità di cedimento dell’albero, valutata con la scala: molto bassa, bassa, media, alta, molto alta, di colpire il bersaglio principale individuato”.

“Le indagini e valutazioni sono state svolte secondo quanto previsto dalle ‘Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile’ – ha concluso l’assessore Magi – elaborate del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, mediante il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico. Da tale studio sono emersi centotrentaquattro alberi totali nella zona tra Acquacalda e Petriccio: tre pini, giudicati a rischio estremo, sono stati già abbattuti. Nella maggior parte dei casi i bersagli principali considerati sono i veicoli e la viabilità, trattandosi di pini posti in alberature lungo strade densamente trafficate. Per le piante poste all’interno dei parchi i bersagli sono costituiti dai passanti e dalle eventuali aree gioco presenti.”

Il consigliere Alessandro Masi (gruppo Partito Democratico) si è dichiarato abbastanza soddisfatto della risposta fornita dall’assessore: “Almeno l’amministrazione ha posto l’attenzione sulla situazione dei pini anche nella zona dell’Acquacalda. Inoltre, le esperienze di censimento delle piante con le moderne tecnologie, che si sono viste, ad esempio, anche in Friuli Venezia Giulia, possono rappresentare un approccio diverso e innovativo. La cura del verde nel territorio comunale, se affrontata con le nuove tecniche (e non solo con l’abbattimento delle piante a rischio) sarebbe un grande passo avanti, perché anche quello arboreo è un patrimonio non solo ambientale, ma anche storico della città. Spero che l’adozione di nuovi strumenti contribuisca alla qualità del nostro ambiente e del sito Unesco”.


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ore 12,15
Delibera presentata dall’assessore Michele Capitani durante la seduta di oggi, venerdì 12 aprile 2024

Il Consiglio Comunale approva la variante semplificata relativa al “Parco scientifico tecnologico”

Il Consiglio Comunale di Siena ha approvato, nella seduta di oggi, venerdì 12 aprile, l’adozione alla variante semplificata al Piano operativo, relativa all’area individuata come “Parco scientifico tecnologico”. Il documento, oggetto di una proposta di delibera illustrata da vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Siena Michele Capitani, è stato approvato all’unanimità dai ventisette consiglieri presenti.

“La variante – ha spiegato Capitani- si rende necessaria per una ripianificazione complessiva dell’area del Parco scientifico tecnologico, essendo ferma al 2011 la previsione del vecchio piano complesso di intervento dell’area. Una metodologia di pianificazione non più consentita dalla legge regionale e dunque si deve procedere con questa avariante che ha tra i suoi pregi quello di studiare uno strumento urbanistico più flessibile e più pronto a rispondere a potenziali investimenti nell’area che l’azienda Gsk potrebbe intercettare. Quasi tutte le previsioni contenute nella variante saranno realizzabili mediante intervento diretto, ciò consentirà un rilascio del permesso a costruire più veloce rispetto ai molti piano attuativi del piano complesso di intervento che di fatto hanno prodotto dal 2011 pochissimi interventi urbanistici nel parco stesso. Altra differenza rilevante rispetto al Pci del 2011 è l’inserimento della specifica previsione di deposito di fidejussione da rilasciare in favore del Comune, rilasciata a garanzia della realizzazione delle attrezzature pubbliche previste e che sarà attivata in caso di mancato ottemperamento alle prescrizioni relative agli interventi previsti. Infatti tali interventi di interesse pubblico dovranno essere progettati e realizzati a scomputo degli oneri di urbanizzazione e a completo carico economico del privato ”.

“La variante introduce e specifica meglio – ha proseguito l’assessore – anche la destinazione urbanistica degli edifici, identificando la destinazione ‘direzionale e servizi’ da attribuire all’area e laboratori di ricerca farmaceutica con i relativi spazi di produzione, uffici tecnici, amministrativi e commerciali, incubatori d’impresa”.

“Con questa previsione – ha aggiunto Capitani – l’amministrazione ha ritenuto di legare il rilascio del permesso a costruire all’approvazione di progetti a cura del proponente, con alto interesse pubblico, quali la rotonda all’altezza dell’incrocio fra via Fiorentina e via Achille Sclavo e zona Le Terrazze e due parcheggi ad esclusivo uso pubblico, oltre a un intervento di allargamento di strada di Marciano e altri interventi, sempre di interesse pubblico, minori”.

“La variante in adozione – ha continuato Capitani – ha avuto un iter complesso trattandosi di fatto di un piano operativo all’interno di quello esistente, perché disegna un’area importante che nel 2021, stante l’esistenza del piano complesso di intervento e la richiesta di proroga di Gsk, all’ epoca non fu necessario progettare. Ringrazio gli uffici e la Commissione assetto del territorio con cui abbiamo fatto anche un interessante sopralluogo per renderci conto personalmente delle potenzialità dell’area”.


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ORE 11,10 AGGIUNTI 3 COMUNICATI 
12 aprile 2024

Il documento è stato presentato dall’assessore Giuseppe Giordano durante la seduta di oggi, venerdì 12 aprile

Il Consiglio Comunale approva il regolamento per la videosorveglianza

Il Consiglio Comunale di Siena, su proposta dell’assessore ai servizi informatici e allo sviluppo digitale Giuseppe Giordano, ha approvato, nella seduta di oggi, venerdì 12 aprile, una delibera riguardante il “Regolamento per la disciplina e utilizzo degli impianti di videosorveglianza nel territorio del Comune di Siena”. Il documento è stato deliberato all’unanimità dai ventisette consiglieri presenti.

“Abbiamo effettuato una completa revisione del regolamento – ha sottolineato l’assessore Giordano – che ha riguardato importanti aspetti: dalle finalità all’utilizzo di nuove tecnologie, dal diritto di accesso alle immagini al partenariato pubblico/privato, contemperando la necessità di contrastare atti illeciti contro la comunità con la tutela della privacy”.

Il nuovo regolamento, in particolare, recepisce e aggiorna il quadro normativo attuale e ridefinisce i principi generali (liceità, necessità, proporzionalità, limitazione delle finalità, integrità e riservatezza, responsabilizzazione). Per quanto riguarda le finalità, si legge nel documento che “l’uso degli impianti di videosorveglianza è strumento per l’attuazione di un sistema integrato di politiche per la sicurezza urbana” ed “è volto a tutelare la sicurezza urbana concorrendo alla tutela della stessa in collaborazione con le forze dell’ordine”.

“L’utilizzo degli impianti di videosorveglianza – si legge ancora fra gli altri aspetti – è finalizzato a prevenire e reprimere atti illeciti di natura penale e/o amministrativa connessi a episodi di microcriminalità commessi sul territorio comunale, al fine di garantire maggiore sicurezza ai cittadini, nell’ambito del più ampio concetto di sicurezza urbana” e “prevenire e reprimere ogni tipo di illecito, di natura penale e/o amministrativa, legato a fenomeni di degrado ambientale e urbano, nonché lo specifico abbandono di rifiuti nel caso in cui risulti inefficace il ricorso a strumenti e sistemi di controllo alternativi”. Fra le altre finalità anche quelle della tutela “degli operatori di polizia locale e forze dell’ordine”, “degli immobili di proprietà o in gestione dell’amministrazione comunale”, “della sicurezza stradale”, “la intensificazione del controllo su aree specifiche del territorio comunale”, “la rilevazione ed il controllo del transito dei veicoli attraverso telecamere per la lettura Ocr”, “il controllo delle aree pubbliche o aperte al pubblico in occasione di eventi che presuppongono un afflusso rilevante di persone”.

Il Regolamento contiene specifiche indicazioni delle caratteristiche tecniche degli impianti, disposizioni sulla utilizzazione del servizio di videosorveglianza da parte delle forze di polizia, sulla rilevazione di violazioni al Codice della Strada per la Ztl nonché prescrizioni sul monitoraggio e controllo del traffico. Il documento affronta anche la questione relativa alla valutazione di impatto sulla protezione dei dati, essendo aggiornato con la normativa relativa all’individuazione del titolare del trattamento e del responsabile del trattamento dei dati. In particolare, poi, si individua la modalità di raccolta, trattamento e conservazione dei dati. Altre novità contenute nel Regolamento sono, infine: l’utilizzo di particolari sistemi mobili per specifiche finalità concernenti la tutela della sicurezza e ordine pubblico, la prevenzione, l’accertamento e la repressione di reati; l’esercizio dei diritti dell’interessato. Attualmente sono trecentoquarantasei le telecamere di proprietà comunale installate sul territorioIl Comune di Siena ha già presentato domanda al Ministero dell’Interno per ottenere un cofinanziamento destinato a un progetto esecutivo per l’istallazione di cinquanta nuove telecamere di videosorveglianza, dislocate in venti differenti zone del territorio comunale.


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Il documento è stato presentato dall’assessore Giuseppe Giordano durante la seduta di oggi, venerdì 12 aprile

Il Consiglio Comunale approva le modifiche al regolamento sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso

Il Consiglio Comunale di Siena, su proposta dell’assessore ai servizi informatici e allo sviluppo digitale Giuseppe Giordano, ha approvato, nella seduta di oggi, venerdì 12 aprile, una delibera contenente alcune modifiche al regolamento sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso. Il documento ha ricevuto l’unanimità dei ventinove consiglieri presenti.

“Dobbiamo tenere conto – ha spiegato Giordano – delle più recenti modifiche e integrazioni apportate alla legge sul procedimento, nell’intento di assicurare sempre più trasparenza e semplificazione amministrativa. Per questo si è reso opportuno intervenire sul regolamento comunale e, al contempo, stabilire regole che consentano di avere certezza sui termini di decorrenza e di conclusione dei procedimenti”.

“Il precedente testo regolamentare, approvato dal Consiglio Comunale il 10 marzo 2015, risulta, infatti, in parte superato dalle riforme apportate nel tempo dal legislatore, non solo con riguardo alla disciplina del procedimento amministrativo, ma anche per la parte relativa all’accesso ai documenti amministrativi” ha concluso Giordano.


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Delibera presentata dal Sindaco di Siena Nicoletta Fabio
durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 12 aprile

Modifiche al regolamento dei teatri comunali Normato il rapporto tra direttore artistico e direttore amministrativo

Il Consiglio Comunale di Siena ha approvato, nella seduta di oggi, venerdì 12 aprile, la delibera relativa alle modifiche al regolamento d’uso del teatro dei Rinnovati e dei Rozzi.

Il nuovo regolamento, oggetto di una proposta di delibera illustrata dal Sindaco di Siena Nicoletta Fabio, è stato approvato con ventuno voti favorevoli e sette astenuti, su un totale di ventotto consiglieri presenti.

“Abbiamo ritenuto opportuno approntare delle modifiche sostanziali – ha spiegato il Sindaco Fabio – anche alla luce del riconoscimento ottenuto dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati che ha dichiarato il Teatro dei Rinnovati di Siena monumento nazionale. Tra le novità sostanziali la modifica all’articolo 4 del regolamento relativo all’organizzazione con l’affidamento dei teatri comunali a due principali figure, il direttore artistico e il direttore amministrativo, ricoperto dal funzionario responsabile di elevata qualificazione delegato dal dirigente”.

“Al direttore artistico – si legge nel documento approvato – spetterà la programmazione delle stagioni teatrali, l’elaborazione di progetti artistici, la promozione delle compagnie teatrali e l’attività di promozione degli spettacoli, sarà compito del direttore amministrativo la gestione contabile, l’organizzazione necessaria alla realizzazione e agli allestimenti degli spettacoli che hanno luogo all’interno dei teatri, la predisposizione dei servizi del personale addetto ai teatri e le verifica degli incassi”.

Tre le modifiche introdotte alcune specifiche relative all’utilizzo dei teatri. All’interno dell’articolo 8 del nuovo regolamento viene infatti specificato che: “la concessione dei teatri a titolo oneroso o agevolata è disposta con determinazione del dirigente o responsabile di elevata qualificazione delegato”.


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12 aprile
 2024

In apertura della seduta di oggi, venerdì 12 aprile, è stata fornita risposta

Morti sul lavoro, il Consiglio Comunale osserva un minuto di silenzio

In apertura della seduta odierna, venerdì 12 aprile, all’interno della sala del Capitano del Popolo del Civico, Palazzo, il Consiglio Comunale di Siena ha osservato un minuto di raccoglimento per i tragici fatti accaduti a Suviana. Il presidente del Consiglio Comunale Davide Ciacci ha espresso alle famiglie delle vittime il cordoglio del massimo consesso cittadino.

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About the author

Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: piercamillopinelli@gmail.com

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