1-DUE CHIACCHIERE CON 1-SENESE

DUE CHIACCHIERE CON IL DOTT. EUGENIO NERI EX CANDIDATO A SINDACO DI SIENA

TUTTA LA LUNGA CHIACCHIERATA 

Domenica 8 Febbraio 2015

 1° PARTE DELLA CHIACCHIERATA CON IL DOTT. EUGENIO NERI
Due chiacchiere con il Dott. Eugenio Neri  
(ex candidato Sindaco di Siena)
Vado all’Ospedale il Dott. Neri mi aspetta verso le ore 15 di Venerdì 6
Lo trovo nel suo reparto al terzo piano del secondo lotto, è nella sua stanza, pantaloni verdi da sala operatoria e una maglietta blu a maniche corte. Era sicuramente li a riposarsi, c’era una poltrona tipo sdraio con un tessuto blu sopra che credo serva per rilassare, ne ha sicuramente bisogno quando uno sta in sala operatoria per tante ore. C’è una scrivania con sopra il computer con due schermi e diverse sedie e poltroncine, è li che riceve e fa le visite ai pazienti. Di li a poco arriva un mio conoscente, deve fare una visita e mi chiede di rimanere. 
Il Dott. Neri controlla gli esami che riguardano il suo Cuore e altre cose inerenti, controlla un dischetto del cuore al computer, non so se è un eco cuore o cosa. La diagnosi non è delle più belle, Aorta danneggiata e da risistemare come una valvola del Cuore. Dico questo perché guardavo il Medico, l’Uomo Neri, quasi pudico nello spiegare chiaramente cosa andrà poi a fare lui e i suoi collaboratori a quel cuore e a quella vena, una spiegazione chiara, attento a non ferire l’emotività del paziente, quasi imbarazzato quando vede l’emozione del paziente, a stento lo guarda negli occhi. Appare una persona capace quale è, e non sono certo io che devo scoprire le capacità di questo chirurgo. Era l’uomo che guardavo, capace si, ma anche molto sensibile e attento all’emotività e alla sfera psicologica del paziente. È stata per me una bella esperienza di vita. 
Entrano due medici suoi collaboratori ci salutiamo e poi tornano in reparto. Finita la visita e salutato il mio conoscente, rimaniamo noi due soli, accendo il mio registratore del telefonino e…. 
Vogliamo dire a chi ci legge chi è Eugenio Neri?
 
Eugenio Neri è un senese e onorato di esserlo, la ritengo una fortuna di essere nato in questa terra bellissima. Sono nato il primo Novembre del 1963, sono sposato con Carla e ho due figlioli, il maschio che si Chiama Achille, come il mio Babbo e Emma, hanno 14 e 15 anni. Sono un Cardiochirurgo ed ho la fortuna di lavorare a Siena, altri non hanno avuto la mia stessa fortuna ti poter lavorare qui. Sono tornato a Siena dopo un periodo, anche abbastanza lungo all’estero, mi sono formato in Francia e faccio una parte della chirurgia, forse sconosciuta ai più, pur troppo ci si rende conto quando ci sono le urgenze, noi facciamo l’Aorta, l’Aorta toracica, una parte della chirurgia Cardiaca, ed io ho avuto un grande maestro che si chiama Carlo Sassi, che ha aperto questo servizio che portiamo avanti.
 
Senta ma questa valvola che lei ha inventato e che adoperano tutti 
<Siena Graft > che cos’è?
 
La protesi si chiama <Siena Graft> perché mi vergognavo di chiamarla con il mio nome……
 
Questa mi ha proprio colpito, come si fa a vergognarsi di una cosa che salva la vita? Direi un senso di riservatezza e senz’altro poca mania di grandezza e forte senso di riconoscenza, complimenti.
 
soprattutto volevo dedicarla al luogo dove lavoro e a cui devo tutto. 
È una protesi che serve per un intervento particolare. Che è un intervento più grossi della cardiochirurgia, è la sostituzione dell’arco dell’Aorta, questo è quel tratto dell’Aorta dove nascono i vasi che vanno al Cervello e questa protesi permette di semplificare un intervento che da alcuni anni già esiste  
 
<<<La tecnica frozen elephnat trunk >>>  

 

 

 
detto della Proboscide dell’Elefante, la tromba Elefante, serve per curare in una maniera più semplice le malattie aneurismatiche dell’Aorta, si ispira alla Proboscide dell’Elefante, quindi i Torraioli saranno contenti….
Lo dice naturalmente scherzosamente.
La sua tendenza politica?
 
Io sono fondamentalmente legato ad una tradizione laica e repubblicana, il mio Babbo da sempre è stato iscritto al partito repubblicano.
Credo in dei valori repubblicani, intesi: valori laici, di libertà e di liberismo, che nel tempo invece si sono persi se vogliamo nella polarizzazione della politica. Schieramenti maggioritari no?  Destra e Sinistra. Io sono stato bollato durante tutta la campagna elettorale, ma questa sarà stata un’operazione dei miei avversari, come rappresentante del centro destra; io ho cercato invece di rappresentare un’istanza cittadina vera, civica, che vorrebbe vederla rinascere questa città, infatti la nostra formazione si chiama: Siena Rinasce. Perché Siena deve rinascere dalle sue caratteristiche peculiari, abbiamo passato un periodo che la città si è trasformata, è diventata una città molto omologata. Una città dove la critica è stata confinata, è stata nascosta, ma soprattutto è mancato forse la cosa più importante, lo spirito critico dei cittadini, i senesi di solito sono bastian contrari di natura e invece sono diventati piano, piano abbastanza impauriti…
 
Ma la paura è una costante in Italia oggi non solo a Siena però èh…
 
A Siena il meccanismo era duplice, c’era una grande abbondanza, c’era una specie di diabete amministrativo, cenerà anche troppo di Zucchero….
 
Èh già gli dico, prima a Siena c’era: PC, DC e PSI e si dividevano Comune, Università e Monte dei Paschi, non è che questi sono usciti dalla porta e son rientrati dalla finestra?
 
Vedi Camillo il problema vero è un altro, io non mi sono mai interessato di politica attiva prima della “sfida” a Sindaco per il Comune di Siena. Prima la politica l’ho fatta come testimonianza, per quello che riguarda la storia passata, quello che è la difesa di certe cose, legata anche alla sanità, alla professione; zitto non ci sono mai stato, ecco, diciamolo francamente, poi l’avrai letto nella mia “storia”…  ora non voglio fare la mia autobiografia. Però dal punto di vista pratico, quando siamo andati a creare le compagini, le liste, la cosa più difficile è stata spiegare sulle necessità in un momento così particolare di scendere in campo, definizione tanto cara a Berlusconi, 
Diciamo uscire dall’Entrone, metterci la faccia, quelli che ci mettono la faccia non sono sempre tanti….. 
 
Ha detto una bella verità, mettere la faccia è rischioso, non a molti piace farlo, meglio le retrovie, si rischia altrimenti l’immagine e alle volte non solo quella viene a rischio…. Chi scrive è cosa che sa bene.
 
In più ci siano anche delle persone che hanno avuto altre esperienze. 
Il voto ha chiaramente dato la verità sulle cose, certe esperienze sono state archiviate. Con noi in Consiglio Comunale ci sono persone che sono state elette e che sono tutte persone fresche, o che sicuramente hanno una bella tradizione, oh che hanno testimoniato in momenti importanti le cose, parlo di Marco Falorni, di Giuseppe Giordano, gente che non ha ingollato quello che gli veniva detto e che son stati all’opposizione, quando non era facile stare all’opposizione!!!
 
Io ho sostenuto e sostengo che a Siena una vera opposizione non c’è mai stata e che la Sinistra ha sempre camminato con l’appoggio della gamba Destra, almeno fino a non tanto tempo fa, lei che ne pensa di questa mia riflessione?
 
Indubbiamente quello che dici è storia, è vero, c’è stata una certa morbidezza, e anche una rappresentazione di interferenze esterne sulla politica locale Senese. Questo è stato uno dei grossi problemi del passato di Siena. L’ho detto tante volte, a Siena, quello che ci ha dato noia, e che viene vantato come: noi abbiamo un riferimento nazionale, non sono stati proprio i riferimenti nazionali che hanno fatto i grossi danni a Siena? Primo fra tutti sulla Banca, perché è il riferimento nazionale, scambiato con la legge salva Palio, è non dimentichiamoci quanto ci è costato il salva Palio come Banca èhh… !!
Quindi i riferimenti nazionali sono tanta parte del disastro, gente paracaduta a Siena a portare via.
 
Concordo, è da Amato che lo dico, e mi pare che fummo proprio noi, con il mio voto no, a farlo andare in Parlamento se la memoria non m’inganna. 
 
Si ma i nomi non ho certo paura a farli, li ho detti anche in piazza del Monte quando si è fatto la marcia. Sono i riferimenti nazionali, e continuano con questa storia dei riferimenti nazionali. Quello che secondo me dovrà essere, noi l’abbiamo resa contendibile questa città, cioè liberabile. Quello che non possiamo accettare è che sia il PD a essere quello che assicura il cambiamento, deve passare la mano, il PD è il principale protagonista del disastro. Poi ci sono anche i mancati controllori le omissioni, ma il PD sicuramente ha avuto la principale responsabilità. Faceva però comodo a tutti. Non c’erano gli elementi per fare gli “eroi” , ed era difficile chiedere a  qualcuno di farlo, grande parte dell’economia, era la Banca di Siena e l’indotto della Banca erano controllati politicamente, quindi uno, se doveva campare a Siena, in qualche maniera…,  almeno che non avesse uno spirito, ma più che uno spirito una situazione di relativa garanzia; era difficile sbarcarla ai tempi del Mussari e dell’arroganza di certe amministrazioni o di certi personaggi che ci sono stati. Andare controcorrente? Io mi sono accorto, esperienza personale, quando  sono andato controcorrente per delle questioni dell’Ospedale, mi sono ritrovato gomme tagliate, scritte di minacce sulla macchina  e la volta dopo…. è storia conosciuta di quello che è successo. Non è facile, io non mi ritengo certo un eroe, anzi non voglio pensarla assolutamente in questa maniera…. Ancor meglio cancelliamola la parola eroe…
 
Non ho dubbi a credere quello che dice sull’eroe, uno che inventa una protesi e invece che chiamarla < Neri >, la chiama < Siena > proprio di protagonismo non soffre.
 
..ho portato una testimonianza che era una mia necessità interiore fondamentalmente. Non si può però chiedere alle persone, in posto normale di fare gli eroi.
 
Quindi un Chirurgo del suo livello, perché decide di entrare in politica, per quello che ha detto?  
Io mi sono…. l’ho detto e lo ridico, la molla più grande è stata quella di dire: se io voglio bene a questo posto non devono essere questi quattro p… di m… a determinare il futuro della comunità che noi amiamo e che ci hanno fatto dei danni incredibili!!!
 
Mi ha fatto sorridere quest’uomo concreto, razionale, che ha in mano tutti i giorni la vita delle persone, accalorarsi così, con espressione schietta e sincera, uscitagli dal Cuore, per amore della sua città.
 
Farsi costruire da altri un futuro deteriore. La cosa veramente grave, è che nel momento di maggiore crisi della città, la proposta Valentini, con cui non avrò mai un colloquio, anche se l’obbiettivo sarà ricucirla questa città, è che nel programma elettorale della Sinistra, che era anche abbastanza scarso, la parola non detta nel programma elettorale della coalizione di centro Sinistra era: VINCERE!!! non perdere Siena a nessun costo, anzi a tutti i costi, e questi costi li ha pagati la comunità senese. Se si vanno a  riguardare gli atti del Valenti consiliari, della Banca, sulla Fondazione, del santa Maria della Scala, lui ha fatto esattamente quello che gli è hanno detto di fare, soprattutto su quello che riguarda Banca e Fondazione, ha praticamente abdicato l’ultimo privilegio che poteva permettere a Siena di vedere uno spiraglio.
 
Lascio a chi legge le valutazione di queste parole.
Posso solo dire che il Dott. Neri è anche un passionale.
Qual è il suo libro preferito ?
 
Ce ne sarebbero tanti.
 
Si ma il più significativo il primo che gli viene alla mente.
 

Il libro che mi ha cambiato in una fase della vita.. Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta

 
Mi era sfuggito lo Zen e gli dico: dottore appassionato di moto?
 
Sorridendo mi dice no è di filosofia, è un romanzo filosofico.
 
Mi sembrava strano, anche se non ci sarebbe stato nulla di particolarmente scandaloso, ma mi torna più così, perché un forte lato filosofico il Dottor. Neri ce l’ha.
Che ne pensa di Mattarella presidente della Repubblica?
 
Non me ne frega niente…
 
Dice così perché è talmente preso dai fatti di Siena che al momento vuole approfondire solo quello. Io aggiungo: Personalmente credo Mattarella sia il primo errore di Renzi. Ma lui insiste in….
Si, no, nel senso che poteva essere peggio per Siena se c’erano altri personaggi.
Quello che è mancato a Siena è che non sono stati aperti i cassetti, in Fondazione, in Comune e noi invece quello si sarebbe fatto, sia in Fondazione che in Comune. Aprire i cassetti ancora non l’ha fatto nessuno, noi si chiese al Presidente Marcello Clarich, lui ci disse lo diranno gli storici, NO!!! Non hanno la curiosità di capire come mai si sono volatilizzati tutti questi soldi?
 
Ora però la domanda sorge spontanea, la coalizione di Cenni, che è stato ed è molto criticato, assieme a quella di Monaci non appoggiavano Lei?
 
Questa gente non ha capito bene, io quando prendo un impegno e ci metto la faccia……………
Fine della prima parte della chiacchierata.
Grazie

 

martedì 10 febbraio 2015

2° PARTE DELLA CHIACCHIERATA
Ora però la domanda sorge spontanea, la coalizione di Cenni, che è stato ed è molto criticato, assieme a quella di Monaci non appoggiavano Lei?
Questa gente non ha capito bene, io quando prendo un impegno e ci metto la faccia, sono io che……. 
Si ma la presentazione al Senese che legge questi nomi e…
Ma è chiaro che poi è stato trasmesso male…. Ci son tante maggioranze e tante minoranze, ma il punto è questo: che la coalizione è nata da una esperienza in Consiglio Comunale, che aveva detto no ad un bilancio di un Sindaco che, abbiamo visto ha già ampiamente disonorato al di la dei rilievi giudiziari la città, fu detto no ad un bilancio in votabile, per questo qualcuno  fu anche buttato fuori da un partito dove è sempre stato, il PD, parlo di Lallo Meacci, parlo di persone che erano state anche in coalizioni anche precedenti e di cui io mi vanto di essere amico. Gente che aveva tutti i diritti di essere in quella coalizione. 
Io lo ripeto: questa è una città che va ricucita, verità sul passato, chiara, senza sconti morali su niente, non sono io il giudice,  ma trasparenza, saper dalle fonti cosa è successo, che cosa si sono detti, di cosa parlavano quando c’erano le riunioni della Deputazione per la Fondazione,  cose decidevano e facevano che poi hanno rovinato Siena? 
Noi abbiamo il diritto di saperlo!!!
Ho paura Dottore che non lo sapremo mai!!!
Ma è questo che ci differenzia da quelli che ci sono ora. Loro non l’hanno mai chiesto.
Però Valentini, dal Piccini al Cenni ad arrivare a Ceccuzzi e via discorrendo li ha attaccati tutti di brutto, qualche volta, non per ultima la chiacchierata che fece con me.
Si, e poi quando si è trattato di chiedere al Clarich i documenti? 
Ha detto no! Di fatto a chiacchiere siamo buoni tutti. Ma nella concretezza delle cose, lui non le ha chieste ne la glasnost ne la preistorica, ne il rinnovamento. Il Masi non lo sta facendo, non l’ha buttato fuori o almeno sospeso il Caccuzzi, che pure, dal punto di vista etico sarebbe abbastanza criticabile. C’è una sostanziale continuità con quel periodo. È questo che a me rende impossibile dialogare con quegli apparati, io posso dialogare con le persone, e individualmente, tra l’altro tutte persone per cui ho anche simpatia. C’è però un  se collettivo; quando sono parte di un sistema che non sono interlocutori ne credibili, ne frequentabili.      
Qual è la cosa che la disturba di più nella vita’?
La mancanza di umanità, d’empatia, quando vedi le persone fredde, ciniche, che non si fanno coinvolgere. Quello mi da proprio fastidio. 
Chi non s’appassiona, secondo me non può essere tutto un gioco razionale, la razionalità io la rispetto, fa parte anche del mio lavoro, del mio essere, però poi bisogna metterci un poco di Cuore, perché sennò è ghiaccio, difronte ai problemi non possono esistere soluzioni dove non c’è anche del coinvolgimento anche emotivo.  
Avevo letto giusto quando faceva la diagnosi e la visita al mio conoscente.
L’intelligenza libera o imprigiona?
Fino ad un certo punto libera, poi imprigiona, dipende, non ho così tante sicurezze, però.. Libera l’intelligenza quando da la possibilità di interpretare in maniera autonoma gli elementi, poi però ti imprigiona, perché tante volte tende a privilegiare l’emisfero razionale, invece abbiamo anche tutto un mondo, l’emisfero destro guarda caso.. 
Te non sei di destra…. 
Me lo dice a battuta e sorridendo, ma dicendo una verità. 
Comunque noi siamo composti da unità complesse messe insieme dentro una scatola, quindi bisogna cercare di non comprimere una cosa e lasciarle dialogare.
Eccola la sfera filosofica che dicevo di intravedere tra la razionalità e l’emotività del Dott. Neri, bela persona.
Si gli dico insistendo: Dottore io mai votato a Sinistra ed anticomunista convinto.
Si ma secondo me Destra e Sinistra sono due categorie abbastanza scomparse, anche perché forse le cose più di Destra le fanno quelli che si dichiarano di Sinistra. Se Sinistra vuol dire andare incontro alle persone che soffrono veramente, che sono in difficoltà, allora ognuno di noi è di Sinistra, come fai a dire a questi disgraziati le ributto in mare che scappano dalla Guerra, dall’ISIS non si fanno entrare, il problema è cercare di dare dignità a tutto questo, è un processo che richiede più che uno schieramento, è questione di umanità. Allora Destra e Sinistra secondo me sono categorie che andavano bene, però se si guarda come sono nate, c’è un libro fantastico che si chiama Canale Mussolini, che racconta le storie di come due famiglie, una famiglia della bassa Ferrarese diventa Fascista e il suo omologo con gli stesi elementi che diventa Comunista, partono da una matrice che poi ci ha imprigionato per quasi un secolo ormai.
Come ho detto tante volte l’Italia è andata avanti per 50 anni con il discorso dell’antifascismo e altri 20 per essere anti Berlusconi, secondo me chiara mancanza di ideali. Poi arriva Renzi e invece che buttare letame addosso a Berlusconi ci si è seduto ad un tavolo come, secondo chi scrive, era la cosa più logica da fare. Poi lo ha fregato con il Presidente Mattarella, ma secondo me è il primo grande errore che ha fatto il Presidente Renzi questo.
Secondo lei?
È intelligente! Siamo sempre a questi esercizi politici. Quello che non parla ma che c’è, è un terzo stato, anche a Siena, persone che vedono le loro sicurezze scomparire, il terzo stato che si vede nel dipinto, famoso dipinto del terzo stato 
<< Pittore: Giuseppe Pellizza da Volpedo 1901 >>
 è un terzo stato che non esiste forse più, è magari il quarto stato che viene dall’Albania o che viene da zone depresse. Il terzo stato vero è quello di chi ha comprato magari una casa, ha fatto un mutuo e non se la può più permettere perché le tasse sono alte, vede che la casa che ha o sta ancora pagando con grandi sacrifici, svalutata di prezzo, quella zona non ha più attrattiva come aveva prima o è diventata degradata, allora si domanda se è il caso di tenerla o rivenderla, ma ha già perso, nell’uno e nell’altro caso. Gli esempi possono essere tanti, qui a Siena e nelle zone limitrofe, o guardando e ragionando anche delle persone che vivono nelle zone periferiche e non solo delle grandi città, ed è questo il terzo stato vero. A queste persone l’attuale amministrazione non sta parlando.
Ma non c’è troppa frammentazione politica? Qui io la penso come Berlusconi, due poli. Anche qui a Siena. ma non sono troppi? Quello e quell’altro, lista qui, lista la, destra, mezza destra e così per la sinistra, pensa che la gente ci capisca davvero qualcosa con tutta questa frammentazione?
Io son d’accordo, nel senso, non bisogna aver paura delle differenze.
Nella mia coalizione c’era, gente con esperienze di estrema destra e radicali che sono un’altra cosa, si parla di città, di amministrazione della città, ciò a dire visioni che possono essere condivise in maniera organica, indipendentemente dalle ideologie, poi ci sono componenti ideologiche che si possono frammentare ma se si parla del registro sulle coppie di fatto; no sulle politiche cittadine, sull’amministrazione della città, o parlando del decoro di Siena, se vogliamo le lastre, oppure se fare una politica sociale, piuttosto che privilegiare altre cose allora… secondo me così non ci sono problemi ideologici. 
La differenza sta, nella serietà degli individui, nella loro esperienza amministrativa.
Si ma metterli insieme però.., io ho sentito in una trasmissione, uno di sinistra dire certe cose che mal si concilia con quello che dice lei. 
Provi a far convivere Rosso e Campanini, per fare due nomi di ideologie contrapposte.
Diciamo che c’è una matrice sia di destra che di sinistra estrema che hanno favorito tutto il groviglio èh. 
Non dimentichiamoci che alcune forze hanno avuto dei rappresentanti nella Fondazione, quella del disastro. Insomma ho paura che non c’è tanta gente che può dire d’esser pulita . Guarda Tsipras sarà di sinistra, il governo l’ha fatto con un  partito di destra, tutti a parlare di Tsipras.
Tsipras farà un casino, vedrà che lavoro!!
Farà un casino si, perché  le navi arriveranno dal Patrasso non dalla Libia. Comunque secondo me la questione era altro, poi infatti non si è quagliata ed hanno regalato il governo della città ad altri, ora possono fare l’opposizione, ma hanno sbagliato i loro calcoli in tanti.
È si, parlano in un modo e tanti agiscono in un altro, fatevi un giretto in consiglio comunale e vedrete che certi opposti che si respingevano ora si attraggano, e non è riferito a Neri. Ma certe sinistre viaggiano con altri che di sinistra certo non sono, anzi il suo opposto.
Il punto è ricucire la città su un terreno comune, ma sul modello di come la vogliamo davvero.
Questa cosa si vede bene quando siamo nelle commissioni. Il Consiglio Comunale è tutto uno sciò. Nelle commissioni, quando c’è dei problemi amministrativi concreti, la componente ideologica è scarsa, capito? Quindi si può fare, quando uno è li, ed ha una responsabilità di amministrazione, e deve condividere delle linee; cosa che il Sindaco può averci delle linee ma nessuno dei suoi le condivide, tanto meno nelle opposizioni. Li è un problema, il fatto era: vinciamo a tutti i costi, basta non perdere. Questo non perdere, come ho già detto, è costato tanto a Siena !
Ora io voglio fare questa considerazione e, non so se tu e chi leggerà concorderà con me. Se il PD aveva perso Siena, ora c’era un impegno verso la Città, almeno per riconquistarla. Renzi sulle questioni del Monte dei Paschi, che sono importantissime per Siena, ora non c’entra, perché se aiuta il Monte dei Paschi aiuta i suoi nemici, Dalema e compagnia cantante. Se l’aveva persa probabilmente qualche cosa di positivo probabilmente faceva. 
E qui credo che abbia ragione in pieno, questo è il mio più che modesto parere. Voi forse lo avrete visto in TV, il Dott. Neri, ma io vedo come si accalora e sente questa cosa, non la dice tanto per dire, ma è cosa che sente sua.
Probabilmente l’esempio è Livorno su quello che dico.
Renzi gli ha trovato i soldi per il Porto, vedi su Livorno si muovono perché c’hanno da riconquistarla. Siena ora è un binario morto, non abbiamo un’assessore regionale, non c’è nessuna prospettiva che ci diano retta, non ci s’ha più niente, non siamo attrattivi, almeno se avevano perso potevano avere un interesse per Siena. Ora è un casino, bisogna tirà fuori il sangue dalle rape.
A Valentini domandai quanto è difficile fare il Sindaco di Siena ora? 
Lui mi rispose:
Non pensavo così!!! 
Qui concordo con lui ora siena è diventato un Comune “normale” e i Cittadini si devono frugare in tasca come in tutti gli altri Comuni d’Italia e questa città a questo non è abituata ancora. 
Lei che ne pensa?   
Non è facile ma lui deve trovare spazio anche per l’amici…..
FINE DELLA SECONDA PARTE
Grazie

mercoledì 11 febbraio 2015

3° PARTE DELLA CHIACCHIERATA
A Valentini domandai quant’è difficile fare il Sindaco di Siena ora? Lui mi rispose non pensavo così! 
Qui concordo con lui ora Siena è diventato un Comune “normale” senza più Fondazione e Monte dei Paschi e i Cittadini si devono frugare in tasca come in tutti gli altri Comuni d’Italia e questa città a questo non è abituata ancora. 
Lei che ne pensa?    
 
Non è facile, ma lui deve trovare spazio anche per l’amici, perché la storia dell’Isola d’Arbia si è espressa rapida èh..
 
E questo outlet, o meglio questa grande distribuzione, come l’ha definita e differenziata il Sindaco Valentini a Isola d’Arbia e che mi ha citato ora lei?
 
Lo scoup a l’Isola d’Arbia l’ho scoperto io. Valentini venne il 4 Novembre al Lions a raccontarci questa cosa dell’outlet il 4 Novembre era il giorno che avevano già deliberato la cosa. 
Ad Agosto hanno fatto la domanda e c’era già la delibera di Giunta coi cambi e tutto il resto e venne fuori questa cosa dell’outlet,  queste son cose non condivise con nessuno. Ma poi perché un outlet? Perché è importante un chilometro zero? Se te che hai 5Euro e compri un vino invece che Francese del Chianti, quei 5Euro ritornano nel territorio, quindi dal punto di vista economico il chilometro zero è importante. Tu cosa fai? Porti un commercio che ti da dei soldi in quanto tu assumi 20-30 dipendenti magari a contratti anche poco favorevoli, ma poi però te le riporta fuori. A parte il modello dell’outlet, è il fallimento di quello che era stato pensato di fare.  
 
Si però le ricordo che Valentini non parla di outlet, ma di grande distribuzione.
 
Lui dice i Senesi spendono meno e qui se c’è una grande distribuzione.
 
Valentini sostiene, perché i senesi devono fare 100 chilometri o più per andare a comprare le cose?
 
Questa è la stessa mentalità dell’Aeroporto, perché non c’è l’Aeroporto a Siena? Perché Siena non lo può sostenere, i piccoli Aeroporti vanno male da tutte le parti.
  
Il Sindaco vorrebbe una città dove c’è l’eccellenza, dove il turista che viene deve spendere qui a Siena e non andare a farlo a Firenze o altre parti e, creare una situazione di grande commercio fuori.
 
Si rivela un’altra volta la sua mentalità, la mentalità della città turistica, dove tutta la città è al servizio della biglietteria, si è fatto l’errore anche in contrada con la visita ai Musei, si è venduto per due Lire la dignità, invece che avere degli ospiti si è avuto dei clienti, non è tanto o poco che hai guadagnato, tu hai venduto la dignità nel momento di maggiore crisi. Perché pensi che il tuo modello è di portar tanta gente qui e farla spendere. Il mio modello di città è la città dello studio, ma non alla Gubbio o al modello Perugia ma tipo Cambridge.
Questa per far capire a chi non lo sa a cosa si riferisce Neri.

 

 

<<Cambridge oggi Grazie allo stretto legame con l’università, la zona di Cambridge è oggi nota come Silicon Fen, per la nascita di imprese ad alta tecnologia tutto intorno alla città. Oltre all’università di Cambridge, nella città hanno sede gran parte dell’Anglia Ruskin University e la Open University dell’East Anglia.>>

 

Creare una città dove vengono tre o quattro persone che trovano le strutture di ricerca e di studio che permettono probabilmente di impiantare qui dove si vive bene le loro ricerche, il frutto economico delle loro ricerche. 
Li probabilmente ci devi sviluppare altre idee, con un’altra visione. Un incubatore, una farm, come le chiamano, una fattoria d’imprese. 
Siena gli manca una cosa come città degli studi, gli manca un centro congressi, se tu vuoi fare qui un congresso di rilievo internazionale, non sai dove farlo. Parli di cultura e di musica? Non hai un auditorium. Allora l’utilità è l’outlet? È una duplicazione, poi secondo me è solo un debito elettorale, però poi.. 
Sono fisionomie differenti, diciamo che su questo punto si pensa in maniera completamente diversa. Secondo me la gente che viene a Siena deve trovare qualcosa che non trova da un’altra parte.
 
Che intende?
 
Te devi trovare il corniciaio, devi ritrovare il commercio di prossimità. Calcola che a San Francisco, che pure è l’America, in California, la patria delle grandi distribuzioni, il commercio di prossimità è favorito con delle leggi locali in cui si dice fondamentalmente che catene grosse, più di cinque negozi, nel centro di SanFransisco non si possono creare.  
 
Il Sindaco ha l’idea di  avere in città solo l’eccellenza e la particolarità. 
 
C’è però una differenza. Naturalmente deve fare una politica fiscale, cancellare le zone <a-b-c>, la gente ha speso un sacco di soldi per le licenze in quelle aree, e chi le ripaga?  Il Comune le deve rimborsare. Se tu compri un ristorante, in Piazza, o in piazza d’Indipendenza, tu di quella licenza hai pagato l’esclusività di quell’area, quindi se vuoi liberalizzare certe cose le devi ripagare queste cose, persone che ci hanno buttato l’anima e i soldi in queste attività. Sul commercio intendiamoci! Tra la Stefanel, che una grande catena e quello che ha il suo negozio c’è una bella differenza, quello ha da far quadrare i bilanci, il colosso lo stesso, ma qui rimette, li guadagna, e comunque sia dove rimette guadagna in immagine e pubblicità, la differenza è sostanziale. Te con quelle cose strozzi tutti i piccoli, ma non solo a Siena, anche a Monteroni e negli altri comuni limitrofi. La grande distribuzione per un piccolo vantaggio che ti da in termini di costi, e di ciò che ci compri…  ma secondo te, pensi che la gente viene a Siena e poi va a comprare a Isola d’Arbia?  
Qui deve creare delle fasce dove è conveniente affittare, anche ai piccoli perché se tu affitti al di la queste fasce l’aggravio fiscale è molto più alto, un poco come succede in Svizzera ed altri posti. 
 
Anche Neri ha fatto la stessa osservazione che io feci a Valentini nella nostra chiacchierata: ma la gente che viene a Siena ci va poi a comprare all’Isola? 
Certo, gli dico riconfermando quello che aveva già detto lui, sono due visoni completamente diverse su come impostare l’economia e “l’impronta” da dare a Siena. Mi viene di pensare che se potessimo miscelare in parte le due idee probabilmente non sentiremo più la mancanza di Mamma Fondazione e di zio Monte, ma è una chimera. 
Senta Dottore, lei appare come è o è come appare?
Sorride, e gli dico Dottore le mie sono chiacchierate mica interviste, mi piace conoscere e far conoscere le persone sotto un altro aspetto.
 
Ok. Per quel che riguarda la mia immagine la curo poco, non mi interessa un gran che, ma per sentirmi apposto con me stesso non mi posso mettere maschere, quindi se mi stai sugli zibidei io te lo devo far capire, ecco, diciamolo francamente.
 
Invece che ne pensa della città pulita? Veicoli elettrici, le colonnine per ricaricarli? Fare la consegna delle merci esclusivamente con mobilità elettrica?
 
Fondamentale!! Questa è una cosa che condivido, che ci sia una necessità di una mobilità urbana più sostenibile lo trovo essenziale. io vengo dal mio Babbo Achille che è stato quello che in pratica per primo ha suggerì la chiusura del traffico in centro, poi fu portata avanti da Mazzini, ma l’idee era un modello che a Siena lo portò Babbo. Sono convinto che, questa è una città che deve trovare un equilibrio tra le auto e gli spazzi. Si paga delle scelte sbagliate della Siena Parcheggi e dei parcheggi.  A Siena I parcheggi sono quasi tutti sbagliati e sono costati tantissimo. 
 
Per essere chiarire e non avere poi fraintendimenti, lei concorda con l’utilizzo futuro dei mezzi elettrici da usare in città.
Che si debba avere una mobilità eco sostenibile su Siena è fondamentale, anche perché uno non viene a Siena a prendere delle sgassate in faccia di gasolio come se  fosse al casello di Melegnao invece che alla Croce del Travaglio. Critico la localizzazione delle colonnine per la ricarica. 
 
Ma non sono mese bene? A me sembra di si.
 
No, perché dove sono tolgono ancora più spazio di posteggio ai residenti che già penano per trovarlo e pagano un bollino anche caro. Anche li hanno fatto una politica… Io lo dissi: tassiamo il peso della macchina che degrada le pavimentazioni delle vie, non tassiamo la grandezza. Anche li comunque ci sono cose sbagliate. Mettere le colonnine in piazza del Mercato e nelle gran parte delle zone dove le hanno messe vuol dire fare una cosa del’elit. Il discorso è questo tu hai i parcheggi della Siena Parcheggi praticamente vuoti di sera e di notte, sono deserti, a parte quelli che hanno la tesserina dell’affitto dei posti mensili, gli altri sono appunto vuoti. Probabilmente le colonnine le dovevi mettere all’interno dei parcheggi, è probabile che a quel punto invogliavi la gente a comprare veicoli elettrici, tu posteggiavi gratuitamente il veicolo di notte pagando solo la ricarica alle colonnine. Bisogna ricordarsi che la ricarica di una macchina elettrica è lunga e ci sta tantissimo. Il fatto è che ora ce ne sono poche, invece devi trovare un sistema che possa diventare di massa. Come inizio sembra quasi che siano cose pubblicitarie, magari dietro c’è l’Enel…. Però diciamo che per ora…
L’ho sempre detto: la priorità era un sistema di logistica urbana elettrica per la vivibilità di Siena, quindi sono d’accordo che è fondamentale, ma facciamola bene però. Anche per quel che riguarda i percorsi dei mezzi pubblici siamo all’età della pietra, se vuoi andare in Massetana da Piazza d’Indipendenza devi cambiare e prendere un altro Pollicino, non c’è una razionalizzazione, e questo si ritorna al Train che non fa l’interessi della città ma è diventato toscana Mobilità e fa gli interessi di Toscana Mobilità.
 
 
Aggiungendo una risatina per confermare il suo pensiero. 
E’ piacevole parlare con lui, è anche ironico, ma quella ironia che viene da una persona intelligente e che sa sempre di quello che parla, poi dice le cose con convinzione, passione e amore rivolte sempre a Siena, questo è che mi colpisce, ha sempre Siena e città nei suoi discorsi.  
Nella vita meglio i rimorsi o i rimpianti? 
 
I rimorsi vengono quando non hai chiesto di più a te stesso e si probabilmente più i rimorsi che rimpianti. Non è che la vita me la sarei disegnata in maniera diversa, ma è fatta anche di compromessi, ma poi Camillo la vita non te la insegna nessuno come viverla, chi lo sa bene secondo me son ghiacci, quindi ci devi sempre provare, probabilmente ora mi piacerebbe stare di più con i figlioli, ma sono in una fase in cui bisogna stare dietro all’Ospedale, ai malati. Due anni fa prima delle elezioni ho avuto un episodio Cardiaco importante e mi è ripassata tutta la vita davanti,…..
 
Si sofferma, il pensiero gli scorre via, probabilmente la sua mente è tornata a quei momenti, penso terribili, quando si parla di Cuore, sospira e poi riprende
la cosa a cui mi rimarrebbe davvero difficile rinunciare è a questo lavoro, perché uno è quello che fa poi alla fine. È un lavoro che crea “dipendenza” nel senso che ci si abitua a certi ritmi, stress, ore di sala operatoria, e quando ti metti in convalescenza, ore di riposo, ti devi ricostruire, adattare a certe tipologie di vita…, però la gente si adatta poi a tutte le situazioni, io mi ritengo un privilegiato comunque e sempre. 
Io mi ritengo un privilegiato dalla vita e di tutte le possibilità che ho avuto ed ho.
Che cos’è la fortuna Dottore?
 
La fortuna c’è e come, ma c’è anche la provvidenza, io ci credo alla provvidenza. 
 
Crede più nella provvidenza che nella fortuna?
 
No! La provvidenza vuol vedere l’uomo in faccia, vuol vedere che te ci metti del tuo. Ecco gli Ebrei hanno un concetto importante, dei Giusti, bisogna cercare di essere Giusti. È con i Giusti che si salva il mondo, questo è il concetto Ebraico, Giudaico, infatti c’è l’Albero dei Giusti, sono quelle persone che difronte alla cattiveria, perché il mondo ce ne ha molta di cattiveria, mantengano le loro convinzioni pur avendo paura, il coraggio li aiuta ad affrontare la paura, ed è per queste persone che il mondo si salverà. Schiller ed altri che hanno nascosto e salvato gli Ebrei, ce ne sono stati tanti che lo hanno fatto, come quelli che vanno a salvare quei disgraziati che traversano il Mediterraneo e quelli che ce la fanno ad arrivare in Italia vanno poi in quei posti osceni, dove non c’è un gabinetto in quei capannoni, ecc. ecc., ma questa è cronaca giornaliera e ci sarebbe solo da vergognarsi. Noi siamo qui a Siena ancora tranquilli, sotto l’Ombrellone, ma c’è la ventata che potrebbe, pur troppo, non essere molto lontana…
 
Senta ma che si prova quando si ha la vita di una persona tra le mani?
 
Devi essere un robot in quei momenti…………
 
Fine della terza parte delle due lunghe chiacchiere
Grazie

sabato 14 febbraio 2015

 4° E ULTIMA PARTE DELLA CHIACCHIERATA
….Senta ma che si prova quando si ha la vita di una persona tra le mani?
Devi essere un robot in quei momenti. Tu devi rispettare un rapporto che hai preso con il tuo paziente, spesso capita che nemmeno lo hai potuto prendere perché è successo aneurisma aortico improvviso, ma tu non puoi avere emotività in quei momenti, devi fare quello che sai e che devi fare, quasi meccanicamente. Poi non sono io solo che ho questo impegno, ma siamo un gruppo, prima di tutto un gruppo di amici affiati che uno controlla l’altro, l’operazione si fa sempre in due operatori esperti, altamente formati, è un lavoro incrociato, uno controlla l’altro, quattro occhi sono più attenti e meno sfugge che a due. La mia è una leader cheap che in un gruppo ci vuole, ma noi siamo un gruppo coeso e ognuno sa quello che deve fare e controlla l’altro.
Si Dottore ma la soddisfazione, il piacere di quello che si è fatto per il paziente, alle volte salvarle proprio la vita, quando appare, dopo l‘operazione o quando?
Questo è un mestiere che ha che fare con la vita delle persone, e  la prima cosa che ti insegna, è che devi avere l’umiltà, se ti provi a sentire ganzo è la volta che cadi all’ultima curva del Casato. 
Il Dottor. Neri fa questo esempio perché io sono stato un fantino del Palio di Siena è per questo che avvolte ha adoperato, nella chiacchierata, espressioni paliesche.
Comunque il sospiro di sollievo avviene quando firmiamo le dimissioni dall’Ospedale del paziente, allora in effetti c’è la soddisfazione del lavoro riuscito e il piacere di aver ridato una vita ”normale” ad una persona e questa forse anche di più quando è stata un’urgenza, ha inevitabilmente meno rischi quando è programmata. Però è più forte la tristezza di quando le cose vanno male, è cosa possibile perché ci sono delle volte che è proprio impossibile rimediare. Comunque questi stati d’animo non sono solo i miei ma del gruppo di lavoro tutto, dagli infermieri di sala, ai ferristi, agli altri colleghi che ti ho presentato prima il Dott. Muzzi, il Dott. Tucci,  il Dott. Benvenuti.
Senta Dottore ma come gli è venuta d’ “inventare” questa protesi “Siena Graft”?
Viene dai problemi, dal problema che trovammo durante un’operazione Aortica ad un paziente, li ti dovevi “inventare” qualcosa o erano guai se non risolvevi quel problema, dal problema è venuta la soluzione che ora è adoperata universalmente. 
Che rapporto ha con il denaro?
Pessimo! Lo ritengo uno strumento per vivere, secondo me deve essere ridistribuito, non sono un accumulatore. Guarda l’Italia antica, è un esempio della ridistribuzione del reddito. Che senso aveva fare una chiesa vicino ad un’altra? Era un modo per far lavorare le persone
Dottore, ma la vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?  
La vita ha diversi gradi di interpretazione. Il momento più concreto è quando uno si sveglia la mattina, più si va verso la notte e magari si tende più a fantasticare, appare tutto più possibile, poi però devono superare la mattina la prova del risveglio. 
Il protocollo Equino e il Palio, il suo pensiero?
Qui bisogna tornare a diverse amministrazioni comunali fa. Il Palio è Festa troppo “stravagante” doveva essere controllata. Il Palio degli anni 70-80 era differente e da quel momento li in poi qualcosa è cambiato. Chi era cresciuto in una mentalità di partito, dove tutto doveva essere controllabile, il Palio rappresentava un’anomalia. Il protocollo ma anche certe cose, hanno aumentando forse artificiosamente il pericolo animalista, perché fondamentalmente allora era inconsistente, è stato utilizzato per modificare le regole e anche la spontaneità del Palio.  La Festa con il Protocollo si è forse tutelata ma si è artefatta. Questo è il punto iniziale. Ora credo che è impossibile, come per l’Euro, una volta entrati non si può più uscire, ….
Particolare importante questo dell’Euro, condivido pienamente questo suo pensiero e ho pubblicato tempo fa l’analisi di due economisti famosi su cosa potrebbe dire oggi riuscire dall’Euro. Cavalcano questa cosa solo quelli che si vogliono accaparrare i voti e le simpatie degli scontenti, non considerando i possibili effetti collaterali disastrosi.
….come il Protocollo, ormai c’è e lo dobbiamo mantenere…. 
Qui non sono d’accordo su tutto, il protocollo è venuto anche perché la gente si approfittava delle non visite all’Entrone la mattina della Tratta, e delle assicurazioni che allora c’erano sui cavalli. L’altra cosa che è stato inevitabile regolamentare sono state le prove di notte, troppa gente, troppa ignoranza, troppe sbornie, erano diventate pericolose per cavalli, fantini e “pubblico”; avevano perso ormai quella poesia e fascino che avevano una volta, quando le persone a vedere non arrivavano a duecento e seguivano i galoppi dei cavalli con religioso silenzio e rispetto.
…Ora però c’è un fatto molto grave, a Napoli dicono: ‘o cane mozzeca sempre ‘o stracciato… Siena e i Senesi ora… si è visto per la Banca, per i vaccini e il resto, siamo un bersaglio facile, perché Siena non la difende più nessuno, quindi il Palio può essere a grave rischio. 
La nostra Festa è ancora un’anomalia, le caramelle da distribuire sono tante. La componente animalista trova un buon terreno pubblicitario perché è troppo mediatizzato il Palio, ha portato tanta troppa gente e ora si fa vedere tutto, basta un telefonino….  È stata portata la televisione in maniera massiccia, sconsiderata, e qualcuno la colpa di questo ce l’ha . Purtroppo ho paura che il Palio sarà un punto su cui ci attaccheranno in maniera importante. Non solo sulla tutela dei cavalli, ma se uno zelante Magistrato alla Henry Woodstock,  vuol fare uno scoop qui può trovare punti dove attaccare non conoscendo l’effettiva realtà senese riguardanti il Palio e le contrade. 
Il salva contrade che ha Siena tanto è costato, come ho già avuto modo di dirti, che è frutto di un patto scellerato, o comunque una cosa poco corretta, un Sindaco di Siena va a trovare l’accordo con quel parlamentare per il salva Palio, che non è stato certo gratuito, insomma tutta la storia più o meno la sai e la sanno. Qualcuno poi ha il coraggio di accusare me di mettere la politica nel Palio, vorrei si ricordassero del salva contrade. Le Contrade sono state pesantemente adoperate a fini politici.
In quale senso? Perché personalmente la politica nel Palio mi infastidisce proprio, anche se capisco di essere un illuso.
Perché il consenso è stato cercato nelle contrade, e poi io critico il progetto dei musei di contrada e vengo accusato di strumentalizzare le contrade e che porto la politica nel Palio. Nessuno allora aveva detto niente, di quelli che criticano me ora, ricordiamocelo questo.

Il Palio va tutelato. Specie ancora; credo che potrebbe rientrare teoricamente sotto, il Concorso di tutela del Palio, che s’occupa delle pennine usp e dell’immagine del Palio, potrebbe anche essere incrementato sul versante della tutela della sicurezza. 

Credo che i cavalli oggi siano troppo forti. Per quello che è la mia esperienza di traumatologia, il trauma è direttamente proporzionale alla velocità del corpo in movimento, quindi ci vogliono probabilmente dei cavalli di una volta, credo che bisogna ritornare alla giostra del Palio, con cavalli più lenti.
Ma no Dottore, guardi che oggi i cavalli sono dei motorini, bisogna solo tutelare che vengano allenati per Piazza e non concordo per nulla sui venti giorni di stop agonistico, prima delle previsite, sono troppo pochi, probabilmente possono, e puntualizzo possono essere sufficienti per l’aspetto psicofisico del cavallo, ma no per la sua attitudine dinamica, intesa come raggio dell’azione in galoppo del cavallo che in Piazza deve essere raccolta a differenza delle piste dove deve essere allungata.  
Si però i criteri del protocollo penalizzano certi cavalli, che magari hanno delle piccole magagne causate dal lavoro in campagna, quando poi in effetti non creerebbero nessun problema e che al contrario sarebbero invece più adatti di altri tenuti nella bambagia fino alle previsite e poi si scontrano con il terreno duro e “accidentato” di Piazza e creano problemi.
È Dottore li non si può più tornare! Ma nemmeno il grande Panezio, che aveva due nodelli con dei mollettoni come noci oggi non correrebbe il Palio, anche se erano nodelli brutti a vedere ma che creavano pochi problemi. Purtroppo oggi vanno rispettati certi parametri, Siena come ha detto prima lei ha gli occhi addosso, quindi le visite sono accurate per non ritrovarsi poi nei guai, perché i cavalli oggi gli fanno radiografie, ecografie e ad alcuni anche l’endoscopia, e l’esame antidoping a tutti, nonostante tutte le chiacchiere i cavalli oggi li visitano davvero. Tornando al suo discorso porta all’onesta dei proprietari e degli allenatori dei cavalli e di quanti amano davvero i cavalli e il Palio.
Si vero Camillo ma oggi la previsita sembra diventata l’Inam dei cavalli e la cosa è costosa.
Secondo me no Dottore, non credo sia così, ce ne può essere uno, che poi non risolve nulla…. qualche cavallo che i Veterinari si accorgono sia in difficoltà per gli addestramenti lo scartano da subito chiedendogli il così tanto discusso serio impegno, che serve proprio a tutelare quello che dice lei e le contrade.
I senesi antichi non avevano inventato una corsa in un ippodromo, il Palio era una giostra, con cavalli in un certo tipo. È diventata una corsa con il tempo. Capisco che è difficile tornare indietro ma ridimensionare forse si può. Su Mociano concordo con te che è utile anche se costoso, infatti Mociano andrebbe ripresa da un gruppo di ragazzi, o di persone delle contrade per farci un Palio Accademy per i senesi, ma anche per gli stranieri e seguitarci, con un accordo con il Comune, anche l’addestramento dei cavalli da Palio come faranno quest’anno e hanno fatto negli anni passati. Potrebbe diventare come una scuola per i fantini e cavalli.
Questa potrebbe essere una buona idea,  La proprietà di Mociano dovrà ridimensionare le pretese economiche, perché il costo dell’affitto è fuori dal mondo….. 
Dottore si faccia una domanda e si dia una risposta, che domanda Eugenio al Neri? Pensa un poco e dice:
Ce ne possono essere diverse di domande da farsi, poi anche molto più importanti, ma visto che abbiamo  parlato di politica senese mi domando: ti ripresenteresti alle elezioni a Sindaco di Siena? 
Non come bandiera preconfezionata, io ho un’idea, mi ci rimetterei soltanto se la proposta che siamo in grado di riportare è davvero una proposta di ricucitura della città, allora si mi ricandiderei !!! 
Finita la nostra chiacchierata ufficiale parliamo ancora di Palio di vecchi cavalli, di Folco che era di suo nonno e che tirava il barroccio, è curioso il Dott. Neri, gli piace sapere. Ci salutiamo con l’intento di ritrovarsi per fare due chiacchiere di Palio e non solo. Quello che ho dimenticato di annotare al principio della chiacchierata con Neri è che attaccato alla parete a sinistra della scrivani era visibile un grande stemma in rilievo della contrada del Nicchio, non sarebbe potuto essere altrimenti, è il figlio di Achille Neri capitano vittorioso del Nicchio nel 1984.

Io ho chiacchierato con una persona “pulita” non inquinata dalla politica, ma è chiaro che il Dott. Neri un politico non è. Neri l’ho “letto” come persona intelligente e concreta, razionale, ma è anche un passionale, un idealista, commiserevole e altruista, il tutto condito con un pensiero anche filosofico. Ha l’amore chiaramente per la sua famiglia. Quello che mi e venuto però in risalto è l’amore che ha per Siena, per il suo lavoro, aumentato credo, dal fatto personale che mi ha detto, di aver avuto un problema Cardiaco importante, quindi sa benissimo quello che provano i suoi pazienti, e per lui sarà stato  sicuramente anche peggio essendo un chirurgo e sapendo bene di cosa si tratta e i rischi che comporta, come mi ha detto: mi son  visto passare tutta la mia vita davanti. Questa persona “mal si concilia” con la politica, anzi direi che dovrebbero essere tutti così i politici, credere davvero in quello che fanno e con il solo interesse per quello che dovranno andare a fare. Ma ai me in politica così non è. Io mi lamento sempre che la gente fa degli attacchi strumentali e spesso fine a se stessi, criticano tanto per criticare, oppure per interesse, o come scrivono alcuni per denunciare, ma a esser sincero mi convincono poco con queste “giustificazioni” Secondo chi scrive questi attacchi per prima cosa fanno male all’immagine di Siena così già tanto colpita. Il Dott. Neri ha mosso delle critiche ma costruttive, dicendo quello che lui avrebbe e, eventualmente vorrebbe fare, nella chiacchierata si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa, credo. Valentini è più persona politica e hanno due visioni completamente diverse di come gestire e cosa fare per Siena, come ho scritto le due idee andrebbero prese in parte e miscelate e si creerebbe così una situazione più che positiva per questa città. Voi non avete potuto vedere il volto preoccupato di Valentini quando gli domandai se pensava che fosse così difficile governare Siena oggi, e lui rispose: non credevo così! Non so se sbaglia o fa bene lo dirà il tempo, non ha certo paura però a fare le cose e prendersi le responsabilità, una delle prime è stata prendere la calcolatrice e fare i conti, e questo lo fa sicuramente passare per impopolare. Nonostante le critiche al momento il mio parere su di lui, per quel che può contare, era positivo e ancora lo è, quando ci chiacchierai lo vidi determinato a voler far bene, insisto nel dire che noi bisogna remare tutti dalla stessa parte per cercare di far uscire Siena dalla fanghiglia in cui si trova e non è certo facendo guerre intestine che si risolvono i problemi, dopodiché presentarsi dagli elettori con i propri programmi e idee, da senese un altro commissario non lo vorrei proprio, è già sta umiliata abbastanza questa città. Il Dottor Eugenio Neri spero che torvi quello che cerca per potersi ricandidare a Sindaco di Siena alle prossime elezioni. Dopo averlo conosciuto personalmente mi è piaciuta la sua idea di Siena, anche se non è cosa facile da realizzare, credo che però sarebbe l’impostazione più giusta per la storia che ha la città, quella della cultura, dell’arte, dell’Università ecc. ecc.. Ripeto non posso nemmeno dar torto a Valentini  che ora tira a fare cassa, vi ricordo i centomilioni di debito del Comune. Neri è una bella persona, capace e con l’idee chiare su quello che vorrebbe fare e, soprattutto difficilmente condizionabile dai “poteri” politici; è forse questo è il suo “difetto-pregio” gli auguro tutto il bene e di rivederlo a candidato Sindaco di Siena alle prossime elezioni, come spero di non vedere più tutta questa frammentazione politica fatta di sigle e siglette che creano solo confusione e divisione, perdita di voti da una parte e dall’altra disinnamorando l’elettore. Grazie della considerazione e dell’istruttiva chiacchierata Dott. Neri in bocca al lupo per la vita.

 

Grazie Pier “Brontolo”

 

CITA

About the author

Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: piercamillopinelli@gmail.com

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