1-PALIO SIENA RITORNO AL PASSATO

PALIO SIENA, RITORNO AL PASSATO, STORIE DI VECCHI FANTINI

2 FEBBRAIO 2020
CHIARINI   SALVATORE
(Figlio di Caino) 0/9

– detto anche Piccolo Chiarini –

Nato a Siena il 6 luglio 1804 (vedi battesimo)
Morto a Siena (spedale) il 15 settembre 1833 (vedi atto di morte)
Figlio di Caino (Niccolò Chiarini) e nipote di Gobbo Chiarini (Giuseppe Chiarini)

1. 2 luglio 1821 TORRE Morello di A.Mori
2. 2 luglio 1823 LUPA Baio di C.Cubattoli
3. 2 luglio 1825 AQUILA Baio di C.Paolini
4. 16 agosto 1825 CHIOCCIOLA Baio di P.Buonfiglioli
5. 2 luglio 1826 CIVETTA Baio di F.Panichi
6. 16 agosto 1826 GIRAFFA Baio di P.Buonfiglioli
7. 2 luglio 1827 SELVA Grigio di S.Felli
8. 17 agosto 1827 CHIOCCIOLA Baio di G.Regoli
9. 17 agosto 1828 PANTERA Morello di G.Batazzi

Così veniva descritto nel 1825:
Uomo di bassa statura, di carnagione giallastra, con fronte bassa, capelli ricci castagni tagliati a zazzera, sopraccigli assai protratti in fuori e folti, bocca regolare, mento acuto.
 
               

Stato delle Anime di S.Agostino, anno 1829, via delle Lombarde, casa 88

Due settimane dopo Vecchio, tornato libero, corse il Palio nel Bruco, ma trascorsi due mesi e mezzo, incappò di nuovo nelle maglie della Giustizia. Il 10 febbraio, in occasione della fiera che si teneva fuori Porta Fontebranda, in combutta con Figlio di Caino rubò un maiale a un tal Luigi Benigni di Castiglion Fiorentino. Il piano per commettere il furto fu ben orchestrato. Un complice con un pretesto riuscì a far allontanare il venditore di maiali e l’aiutante che costui aveva messo a custodire il recinto con gli animali si trovò ben presto circondato da un gran numero di persone che gli impedirono di accorgersi che “da mano ignota gli era stato involato un maiale del valore di lire venti circa”. Preso il maiale, i ladri se ne sbarazzarono quasi subito rivendendolo a metà del suo valore effettivo a un ignaro acquirente e attraverso costui fu possibile ricostruire l’andamento dei fatti e portare dinanzi alla Corte i colpevoli.

Caino fu ammirevole come fantino del Palio, ma pessimo educatore dei propri figli. Il 21 agosto 1829 associò a una sua trasgressione il figlio Salvatore, che si era già distinto per il furto di un maiale commesso insieme a Vecchio cinque anni prima. Padre e figlio, insieme ad altri, si permisero di dare sepoltura a due cavalli morti in un modo che non piacque affatto al Capo della Polizia che così scrisse nel suo rapporto giornaliero:
“Si denunziò dalla Polizia il decorso giorno al Tribunale, che Niccolò, e Salvadore, Padre e figlio Chiarini, non che Domenico Minucci, facchini di miserabilissima condizione, come pure Bartolomeo Tassinari, Vincenzio Corbini, e Antonio Arfaioli, detto il frittelaio, prima gli uni, e poi gli altri, trasportassero in Pescaja due cavalli morti, ed averli quivi interrati superficialmente, e non a quella profondità necessaria e sufficiente, ad impedire che i mastini li discuoprano, come suole spesso accadere per divorarne la carne, e da cui n’esala un fetore insofribile, che dilatasi per tutte quelle adiacenze come appunto sentivasi nella giornata d’ieri, non senza pregiudizio dell’umana salute”.

fonte il palio org

Grazie

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Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: piercamillopinelli@gmail.com

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