za MINIMASGALANO 2016

PALIO DI SIENA DUE PAROLE SUL MINIMASGALO CON LAURA BROCCHI L’ARTISTA

12-ottobre-2016

So che la Brocchi come la maggior parte dei Torraioli, aveva per Mario Querci un’affetto particolare, tanti hanno imparato a suonare il Tamburo da lui ed era sempre presente in Salicotto alla Società Elefante, con quel suo far burbero che poi di fatto era più un’atteggiamento che altro, perché come si dice a Siena: era più boncitto del Pane. Ho chiesto alla Brocchi tre cose, tra emozione e realizzazione, sentiamo che mi ha risposto

1-SLAVE LAURA MI DICI COME TI VIENE ALLA MENTE QUELLO CHE DEVI CREARE?
1- Talvolta per ideare un’opera richiede molto tempo, studi e ricerche. Altre volte l’idea è immediata, spontanea a sensazione secca. Allora rendo subito foglio e matita e butto realizzo il bozzetto. Dipende, devo dire inoltre che dalla mente alla lavorazione pratica raramente faccio modifiche in corso d’opera. Generalmente ho le idee chiare.
2-CHE PROVI QUANDO LO DEVI CONSEGNARE E POI LO VEDI DARE COME PREMIO A CHI LO VINCE?
Questo è un momento veramente emozionante. Il primo è quando termino un lavoro e lo guardo, da sola, per vedere se davvero risponde a quello che volevo esprimere. Poi, c’è la prova del fuoco, la presentazione. Davvero emozionante. Il momento della consegna è bellissimo, perché si vedono l’esultanza e l’orgoglio dei vincitori e mi sento parte delle loro sensazioni, aldilà della Contrada di appartenenza. Naturalmente il Masgalano 2014 è un’altra storia. Quello per me è stato un Palio vinto. So che il paragone può sembrare esagerato, ma, credimi, era il mio desiderio da una vita, e vederlo realizzare mi ha fatta sentire in Paradiso.
3-CI SPIEGHI IL SIGNIFICATO DELL’OPERA?
Il premio di quest’anno è dedicato a Mario Querci, storico e indimenticato tamburino di Piazza. Prendendo spunto dalla dedica, l’opera si compone di una base cilindrica in legno, a ricordare la forma del tamburo, rivestita da tre lastre in rame sbalzato, sulle quali si susseguono 17 bassorilievi recanti particolari dei simboli delle Contrade. Su una delle lastre di rivestimento si leggono le seguenti parole: “In ricordo di Mario Querci, Maestro di tamburo”, “Possa il suono di questi giovani tamburi accompagnare le nostre vite come un battito di passione in un crescente rullo che ci unisce al cielo”. Dal simbolico tamburo, che ne forma la base, l’opera si sviluppa verso l’alto in un intreccio di rami in ferro forgiato – simili a lingue di fuoco che danzano e al leggero gioco della seta delle bandiere – che rappresentano la continuità dell’esistenza umana, che fa sì che insegnamenti e tradizioni si tramandino dalle vecchie alle nuove generazioni, simboleggiate queste ultime nella foglia che spunta su uno dei rami. Sono racchiuse e a un tempo esaltate all’interno dei rami le mazze da tamburo, il cui significato – che rimanda alla committenza e alla dedica – è reso ancor più prezioso attraverso l’uso della foglia d’oro. Qua e là si intravede però il legno nelle mancanze del prezioso metallo, studiate appositamente per evidenziare il senso più vero di tali strumenti: attraverso la materia del legno delle mazze e la forza e la bravura del tamburino, Siena e la sua festa godono di una colonna sonora unica. Il minimasgalano è infine montato su una base girevole, per sottolineare che il premio è rivolto ai bambini e per questo deve mantenere e trasmettere caratteristiche di vitalità, allegria e giocosità.
Con questa scultura ho voluto realizzare un’opera che nelle dimensioni e nella complessità della realizzazione – e il pubblico dirà per quel che riguarda l’estetica – non fosse minore a un vero e proprio masgalano, sia per l’affetto verso Mario Querci e la sua famiglia, sia per il rispetto verso una manifestazione che più di ogni altra prepara i nostri bambini alla loro futura vita in Contrada.

Grazie Laura disponibile come sempre, ancora grazie e complimenti

CITA

minimansgalano-2016

About the author

Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: piercamillopinelli@gmail.com

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