1-VARIE 2024

“IL PROSSIMO POTRESTI ESSERE TU”

07 Aprile 2024

Produce e spende il maledetto fiore

c’ha disviate le pecore e gli agni,

però che fatto ha lupo del pastore.

Paradiso – Canto IX vv. 130-132

Nella giornata del 6 Aprile 2024, durante l’evento sportivo del Rally della Val d’Orcia, presso Radicofani (SI), esattamente un mese dopo che il giovane allevatore di Ponticino (AR), Matteo Contena, ha portato in Piazza Guido Monaco (AR) la sua pecora sbranata da un lupo, un gruppo di allevatori ha manifestato contro la malagestione del lupo nel territorio senese, toscano e nazionale.

IL PROSSIMO POTRESTI ESSERE TU“, così recitava lo slogan della manifestazione. Uno striscione di 4 metri collocato fra un albero e una pala di un trattore mostrava ai passanti e agli avventori qualcosa che le persone spesso, erroneamente, sentono lontano dal proprio quotidiano: un cane di piccola taglia, divorato da un lupo i cui resti consistevano nella sola testa, la schiena ricoperta di bende della bambina di Vasto (CH) che l’anno scorso è stata attaccata in pieno giorno sulla spiaggia, in mezzo a molta gente, da una lupa; ed infine, una pecora sgozzata e uccisa dalle fauci di un lupo affamato.

Lo striscione della manifestazione al Rally della Val d’Orcia – Radicofani (SI)

Sono state scelte immagini forti, così come la frase che le accompagnava, ma questo ha voluto “sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che il lupo è diventato un problema sociale che riguarda ognuno di noi”, dice Gianluca Cocco, allevatore a Radicofani e organizzatore della manifestazione.

Il Comitato “Emergenza lupo Arezzo”, gli allevatori e molti altri si battono per chiedere alle istituzioni competenti di affrontare concretamente il problema. Le nostre richieste, però, sembrano del tutto inascoltate. Non possiamo agire solo dopo una tragedia, non possiamo permetterci di fare qualcosa a danno fatto. Non chiediamo lo sterminio di una specie animale, ma solo il suo controllo.

È troppo facile, dalle comodità delle case al VI° piano di un palazzo di città, puntare il dito sugli allevatori con la presunzione di indicare a questi lavoratori come debbano svolgere il loro lavoro.

Mi rivolgo agli animalisti da salotto, che un gregge dal vivo non lo hanno mai visto, con queste domande:

  1. Avete idea di quanto costi un recinto anti-lupo?
  2. Avete idea di quanto costa la gestione di un cane da guardiania (da moltiplicare per ogni cane del gregge)?
  3. Avete idea di quanto guadagna un allevatore dalla vendita di latte, lana, carne e prodotti caseari?
  4. Avete idea di quanti soldi elargisce la Regione per indennizzare i capi uccisi dalle predazioni dei lupi?

Tutto questo gli allevatori lo sanno molto bene, perché ognuno di loro protegge il suo gregge con recinzioni e cani e tutto quello che serve, se così non fosse la Regione non gli pagherebbe gli indennizzi. Ma questi soldi non sono sufficienti a ripagare l’animale ucciso, né tanto meno a coprire i danni secondari al gregge e i danni psicologici dell’allevatore.

Invito ognuno di voi a recarsi in un allevamento, a vedere e toccare con mano il duro lavoro, quello fatto con passione, amore per gli animali e per le proprie tradizioni. Vi invito a parlare con questi allevatori, a farvi raccontare la loro giornata tipo. Vi diranno che il loro è un lavoro bellissimo di cui ne sono fieri promotori, ma vi racconteranno anche tutte le difficoltà che affrontano ogni giorno e di come sia diventato sempre più difficile decidere di “aprire bottega” ogni mattina.

Eleonora ti racconterà quanto è difficile gestire un gregge e un caseificio, con la costante paura che il lupo attacchi i suoi animali. Di come si senta schiacciata dalla burocrazia e abbandonata dalle associazioni di settore che dovrebbero rappresentarla e tutelarla.

Andrea ti racconterà come, fino a qualche anno fa, poteva lasciare il suo gregge libero di pascolare e come ora sia costretto a tenerlo, per la maggioranza del tempo, al chiuso per paura delle predazioni. Ti racconterà anche di avere molta paura a far giocare i suoi figli fuori casa per timore che il lupo possa attaccarli.

Gianluca ti racconterà come, nel 2020, in una notte, i lupi gli abbiano ucciso 117 pecore, nonostante la presenza di cani da guardiania e di recinzioni anti-lupo, e di come, grazie alla generosità dei suoi colleghi, e alla sua caparbietà e resilienza, sia riuscito a rimboccarsi le maniche e ripartire da zero con il suo lavoro.

Matteo ti racconterà come, esasperato per l’ennesima predazione subita nonostante cani e recinzioni anti-lupo, dopo aver portato la sua pecora in piazza per far vedere a tutti cosa fa veramente il lupo, sia stato totalmente ignorato dalle associazioni di settore, dal prefetto e dalla Regione a cui aveva chiesto aiuto insieme a molti altri allevatori.

Gianni Pasquale Pala ti racconterà come il 19 Marzo 2024 i lupi hanno attaccato il suo gregge, che si trova a Castiglion d’Orcia (SI), uccidendo 5 pecore, e come ieri, 6 Aprile 2024, mentre era alla manifestazione al Rally a Radicofani i lupi hanno nuovamente attaccato il suo gregge a circa 150mt. da casa e dentro al recinto, uccidendo barbaramente un’altra pecora. Questo ultimo evento ci dimostra, in maniera eclatante, quanto l’emergenza lupo sia tangibile e concreta in un susseguirsi di morte e scie di sangue.

Loro sono solo un piccolo esempio, di storie come le loro ne sono piene le campagne italiane.

Su questi accadimenti non deve calare l’attenzione perché IL PROSSIMO POTRESTI ESSERE TU!

Quella di ieri è stata una manifestazione pacifica all’insegna della tradizione sarda e toscana, fatta di buon cibo, amici e un clima di festa, volta alla sensibilizzazione verso il problema lupo.

Il Comitato “Emergenza lupo Arezzo” è solidale con gli allevatori che ieri hanno manifestato pacificamente. Teniamo a sottolineare il termine “pacifico” che ha contraddistinto la manifestazione di Radicofani, in contrapposizione alla manifestazione violenta e vandalica che ha visto protagonisti gli animalisti ALF, che qualche giorno fa hanno letteralmente distrutto il quagliodromo di Urago d’Oglio (BS). Il Comitato rinnova la solidarietà ai membri del quagliodromo danneggiati da questi atti violenti.

Arezzo, 7 Aprile 2024
Dott.ssa Veronica Ambrosino – Comitato “Emergenza lupo Arezzo”

 

 

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Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: piercamillopinelli@gmail.com

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