DUE CHIACCHIERE CON SIRI

martedì 28 aprile 2015

DUE CHIACCHIERE CON ANTONIO SIRI

CONOSCIAMO ANTONIO
Decido e vado da Antonio Siri alla sua scuderia nella strada che da Colle Mala  Merenda (SI) porta alla frazione di Radi del comune di Monteroni d’Arbia. Questo ragazzo ha comprato questa scuderia da Alberto Ricceri <Salasso> altro fantino del Palio di Siena e vincente, ne ha vinti tre di Palii Salasso. Quando arrivi passi a fianco a una capanna, che rimane sulla destra trasformata in villetta, e attacato c’è un grande magazzino, dopo troviamo un grande caseggiato con svariati appartamenti e alcuni di loro hanno il cartello vendesi. Qui ha ancora l’appartamento di proprietà il Ricceri che al momento vive in Francia a Chantilly e pare abbia voglia di rimanerci se non a vita tanto, almeno così mi disse in un’intervista che gli feci qualche tempo fa alla pista di Mociano <il 2-4-2015>  Andando verso la scuderia di Siri che rimane leggermente più in basso, sulla sinistra trovo un altro piccolo appartamento a villino. Scendendo giù c‘è la scuderia che ha dei box interni 4 mi pare di ricordare tutti dal lato sinistro entrando. Infondo al largo corridoio c’è come un box con un muretto basso con delle lampade per asciugare i cavalli. Nel corridoio c’è della gomma per terra al centro per non far scivolare i cavalli quando passano, la gomma è anche dentro i box dei cavalli. Dal piccolo piazzalino davanti la scuderia si vede la pista sulla destra nel piano di circa seicento metri che ha del tufo come fondo e i cavalli quando è asciutto ci possono galoppare anche forte. Sotto, più in basso alla destra del capannone scuderia guardando ci sono altri box di legno e la giostra con l’acqua, come vedete dal filmatino .
 

 
 
Più in basso ci sono dei recinti circa cinque ettari con dei cavalli al prato tra cui il vincitore di Palio e pensionato Brento.
Mi saluta un ragazzo di Siena della contrada della Torre che conosco bene Glauco e c’è anche un altro ragazzo sardo che lo aiuta a montare Federico Giobbe. In un grande piazzale  sempre in basso, ma che rimane nella direzione di fronte alla porta della scuderia c’è il Van e un trattore e da li arriva Siri che mi saluta e gli dico che sono andato per fargli fare la mia chiacchierata. Accetta, ci dirigiamo verso  la porta della scuderia ma non entriamo andiamo sul lato destro di questa dove c’è una stanza grande che fa da Club House, li c’è un grande tavolo rettangolare con delle sedie, al muro ci sono le foto delle vittorie di Siri e di cavalli. Glauco intanto ci fa un caffè. Mentre ci andavamo verso la stanza è arrivata anche la moglie Daniela con il loro bambino che subito lui prende in braccio e sbaciucchia amorevolmente. Siri è di fronte a me con il bambino in braccio, la moglie si siede al tavolo rimanendo alla mia destra. Dopo qualche parola del più e del meno accendo il registratore del mio telefonino e gli domando:
Mi dici chi è Antonio Siri? Descrivi!
 
Antonio è un lavoratore e che ha dei grandi valori come quelli della famiglia. Tengo tanto al mio lavoro e pur non avendo vinto il palio di Siena ho in vestito in questa azienda perché ci credo.
 
Ma ai cavalli come ti sei “appassionato“?
Si ripete la domanda e poi:
 
Per i cavalli sai quando un ragazzo nasce in Sardegna, fra virgolette nasce a cavallo si può dire. Nei nostri paesi che sono piccoli il divertimento principale sono i cavalli
 
Tu Antonio di dove sei?
 
Burgos, è in provincia di Sassari ma è a venti chilometri da Nuoro, è al confine, è un paese di mille anime sicchèhh….
 
Quanti anni hai ?
 
Ventotto.
 
Che pretendi da se stesso il Siri?
 
Quello che pretendo da me lo faccio già, grande lavoratore, con un buon spirito di sacrificio…. Da me che pretendo?….  Faccio già quello che posso fare, non è che pretendo di più di quello che faccio, faccio già il massimo per poter sfondare.
 
Una cosa a cui avresti voluto assistere ma non c’eri, una cosa di ieri o di tre secoli fa per dire?
 
La caduta del muro di Berlino…
 
Mi dice subito sorridendo e dietro a lui anche la moglie sorride e poi aggiunge:
 
No scherzo!!
 
Si ripete la domanda  e mi dice:
 
Lasciami pensare… avrei voluto vivere in altri tempi, negli anni settanta e ottanta si viveva molto meglio con molto meno…
 
Avresti voluto quindi vivere in quel periodo settanta, ottanta?
 
Si, si! 
 
Secondo te l’intelligenza libera o imprigiona?
 
Io penso che l’intelligenza dovrebbe liberare, aprire la mente fa vedere oltre.
 
Il futuro è meglio aspettarlo o affrettarlo?
 
Vivere il presente, tanto il futuro arriva.
 
C’è un momento di svolta nella tua carriera o pesi ci debba ancora essere?
 
 
Spero che sia quest’anno, riferito al Palio naturalmente!
 
Me lo dice con un filo di voce, anche se fino ad adesso ha sempre parlato con tranquillità e avere in braccio il suo Bimbo probabilmente lo ha aiutato in questo, ma quando mi dice: spero sia quest’anno me lo dice con voce più bassa quasi ad avere “paura” a dirlo.
Nella vita meglio i rimorsi o i rimpianti?
 
Meglio i rimpianti, molto meglio i rimpianti.
 
Qualche rimorso ce l’hai?
 
No solo rimpianti, perché ho sempre agito.
 
Lo guardo dritto negli occhi e gli domando che cos’é Lei per te indicandogli con lo sguardo sua moglie Daniela che è li seduta accanto a noi? Lui la guarda e dice: 
 
La mia vita assieme a questo bimbetto qui.
 
La sua voce sempre pacata e calma si è addolcita e mi ha dato l’impressione di stringere più forte il bimbo a se. Da quando è arrivata moglie e figlio il bimbo non l’ha più mollato, lo ha tenuto sempre in braccio e lo ha accontentato quando gli ha chiesto dei dolcetti che erano sul tavolo.
Che rapporto hai con il denaro?
 
Il denaro è “carta straccia” che non ti da certo la felicità. Nel senso: aiuta serve, ma non è tutto. Intendo che la felicità non la puoi comprare, intendo quello.
 
 
Che cos’è l’invidia?
 
Non la provo non so cos’è, io non provo invidia per gli altri, se uno ha successo vuol dire che se lo è meritato, che è stato bravo.
 
Non è invidia, ma mentre rispondeva dai suoi occhi e dal tono di voce leggermente cambiato è uscito il desiderio di essere tra quelli da invidiare, gli occhi non nascondono mai.
Tu appari realmente come sei o sei come appari?
 
Io sono, io son questo qui, con i miei pregi e i miei difetti.
 
Quale è la cosa che ti disturba, che ti da proprio fastidio di più nella vita?
 
Quando uno non è puntuale.
 
Leggi ti piace leggere?
 
 
Non è che vado a cercare qualcosa da leggere, tra virgolette, ma se mi capita un libro o qualcosa da leggere ben volentieri. Una cosa mi deve incuriosire perché io la legga ecco.
 
Che cos’è che t’incuriosisce ?
 
 
Magari la cosa più assurda, da… che ti posso dire…  da una cosa di fantascienza, ad un trailer, ad una storia passata, ecco la storia è una cosa che mi piace molto per esempio.
 
Nella vita meglio essere o apparire?
 
   
Sicuramente essere!!!
 
La vita va presa per le corna o accarezzata?
 
Accarezzata.
 
Perché accarezzata Antonio?
 
Perché con la forza non si conclude mai niente.
 
La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?
 
I sogni aiutano a vivere meglio
 
Credi in quello che fai o fai quello in cui credi?
 
 Tutte e due! Credo in quello che faccio e faccio quello che credo.
 
Hai un fil preferito?
 
Il Ciclone, fantastico!!
 
Lo dice accennando un sorriso, intanto il piccolino chiama Mamma perché vuole altri dolcetti che però sono finti e Mamma dice troppi no! Confermato dal Babbo.
Meglio i debiti morali o materiali?
 
Morali meglio morali.
 
Hai con qualcuno dei debiti morali?
 
No! Io debiti non ne ho! Ma se devo preferirne uno è meglio averlo morale, perché glielo posso restituire in qualsiasi momento, materiale è più difficile. I debiti morali non li ho con nessuno, se io ho avuto ho poi sempre ridato e tanto anche.
 
Qui si è sentito un disappunto come se pensasse di essere lui ad avere qualche credito morale da qualcuno.
La sensazione di quando hai montato la prima volta in Piazza del Campo, una “notte” o la prima Tratta per esempio?
 
 
Da uno che parte dal niente tra virgolette, a montare anche solo le prove di “notte” c’è l’emozione quando sai più o meno la storia del Palio, dei vecchio fantini, un’un emozione c’è via…..
 
Ma quando sei entrato la prima volta nella “buca” di San Martino al galoppo, la sensazione, la pancia che ha detto?
 
Per gente come noi ora è un poco più facile, tra virgolette, s’era fatto prima Monticiano, Mociano, non è stato la botta di primo acchito, anche se la Piazza addobbata ha tutto un’altro fascino e fa sicuramente un’altra impressione da Mociano e Monticiano, anche se come ho detto un poco ti ha preparato. Sintetizzando l’impressione che posso dire che mi ha dato la prima volta è fascino!!!
 
 
In quale contrada è avvenuto il tuo debutto?
 
Nella Torre.
 
Quella prima volta uscire dall’Entrone il giorno del Palio con un giubbetto come quello della Torre, che ti ha detto il Cuore vedendo cinquantamila volti rivolti a te? 
 
 
Sicuramente un giubbetto pesante, un Palio dichiarato non mi hanno certo aiutato tra virgolette, però non è stato quello il momento che mi ha colpito di più,  ma è stato il silenzio fuori dai canapi quando arriva la busta, con tutta quella gente un silenzio tombale, quello è il momento che è rimasto più impresso a me. Ma è una cosa che senti sempre anche al Palio di Luglio quest’anno… si l’uscita dall’Entrone è bellissima, quando senti tutto il frastuono e tutto…. Però ripeto il momento che mi colpisce di più è il silenzio quando arriva la busta, vedi tantissima gente ma li sembra di essere sotto una campana di vetro e non senti nulla.
 
Questa è la stessa sensazione espressa da Jonatan Bartoletti ma Siri non poteva saperla, questa chiacchierata l’avevo registrata prima che uscisse l’intervista a Bartoletti, dico questo per onestà dei fatti.
Che cos’è vivere Antonio?
 
Vivere..?  Che cos’è vivere? Il dono della vita penso sia una cosa bellissima. Vivere penso sia saper vivere..
 
Che vuol dire saper vivere Siri?
 
È affrontare tutti giorni, no come che sia l’ultimo….
 
E sorride, poi riprende
 
Però, nel senso vivere felici tutti i giorni ecco, viverla a fondo, vivere ogni minima cosa, l’emozioni che la vita ci regala tutti i giorni, accarezzare la vita si torna li…
 
Quali Palii vai a fare a parte Siena? Che impegni hai ?
 
Ora sicuri ho Fucecchio e Legnano.
 
Fucecchio con quale contrada correrai ?
 
Ma non lo so bene ancora, dipenderà dai cavalli, ho diverse strade aperte, vedremo come avverrà l’assegnazione.
 
Invece a Legno in quale contrada correrai ?
 
A Legnano nella contrada della Flora e sarà il quarto Palio che farò con quei colori, abbiamo un bel rapporto.
 
Mi dici il tuo cavallo ideale? Non ci pensa e subito:
 
Quit Gold !!
 
Le caratteristiche di questo cavallo?
 
Quit Gold è il mio cavallo ideale, è completo!!
 
Questi ragazzi hanno tutti una cosa in comune la razionalità, la concretezza. Siri, si il romanticismo, l’emozione, i silenzi del Palio, ma la cosa che conta per lui è il presente, è quel bambino che aveva in collo, la moglie seduta di fianco a lui, l’azienda da tirare avanti, i cavalli da far funzionare, far quadrare il bilancio familiare, la vita va vissuta e si vive felici se la felicità la cerchi con il lavoro e i sacrifici, l’ambizione pure non gli manca, questo è la sintesi di Antonio Siri.
Grazie della piacevole chiacchierata Antonio, auguri per la vita e la famiglia.
Grazie Brontolo.
CITA

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