DUE CHIACCHIERE CON SEBASTIANO MURTAS 10-1-2016

LA CHIACCHIERATA IN COLLABORAZIONE CON

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Conosciamo Sebastiano Murtas <Grandine>

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Stamani sono andato a all’ippodromo di Pian delle Fornaci a Siena con i miei due cani, portati con me naturalmente con il mio amato furgoncino cinquanta. Arrivo, scendo i cani, il piccolo Ballerino da dentro l’abitacolo e Tina, incrocio Box e Corso di circa 45 kg che tengo dentro un trasporto per cani fissato e ben coperto con una parte di telo da camion messo a doppio. Dentro c’è una bella coperta di lana vecchio stile di quelle che fanno caldo davvero e al cagna li dentro ci sta come un Picchio, come diciamo noi a Siena. Prendo anche l’Ombrello perché scende una pioggerellina leggera ma fastidiosa e fredda. Entro dentro il recinto dell’Ippodromo e vado a sciogliere i cani nel piazzale dalla parte della strada principale tra Costa Fabbri e Costalpino. Nel piazzale c’è i il Van di Alessandro Chiti, Lui passeggia a mano il suo cavallo dopo averlo galoppato. Mentre faccio due parole con lui arriva un Van di colore blu, è Massimo Donatini in compagnia di Galgani, il vice Barbaresco della contrada della Torre. Donatini mi saluta e subito scende il suo purosangue dal Van, un bel cavallino, lo monta e va in pista a lavorarlo. Seguitiamo a scambiare delle chiacchiere tra noi tre, Chiti, Galgani ed io sul cavallo purosangue che ha a mano Voragine. Chiti ci dice che galoppa, e noi appuriamo che è anche un bel cavallo. Chiti ci saluta ricarica il cavallo nel Van e va via. Dopo un po anche io saluto il Galgani che rimane li ad aspettare che finisca di lavorare il cavallo Donatini. Legati i miei cani al Guinzaglio vado in giù a fianco della dirittura della pista verso le scuderie. Pian delle Fornaci è messo bene ora, dei buoni Box un‘ottima pista, i ragazzi che hanno li i cavalli da Barontini che oltre a tenere e allenare i cavalli pensa anche a sistemare la pista alla fine della giornata, a Dino Pes, Depau passando per Pusceddu e gli altri che ci sono lo tengono pulitissimo e d’avanti ad ogni scuderia in terra ci si potrebbe anche “mangiare”. Arrivato ai Box la prima che incontro e saluto è la moglie di Pes, è li che aiuta il marito a fare scuderia, ragazza impagabile, poi gli toccano due figli e la casa. Incontro anche Nello Minghi che passeggia la sua cavalla e saluto il mitico Crisostome, Uccheddu e Depau se ne stava andando e che mi fa la sua solita battuta su Trobolo, poi aggiunge: devo andà dal commercialista la mì macchina è morta! Saluto anche gli altri ragazzi che ci sono e vado a dare gamba a Murtas per montare a cavallo dicendogli che lo aspetterò per fare la mia chiacchierata con lui. Mentre aspetto Murtas parlo con Pusceddu e il Crisostame anche del tempo che fu, di Canapino, di cui parlo sempre volentieri perché è costantemente nei mie pensieri. Nell’attendere che torni Grandine mi sono praticamente congelato a star fermo e nonostante la buona cioccolata che ho preso al distributore automatico che hanno messo alle scuderie, buona idea. L’ippodromo ora è bello, ma la temperatura in quella buca è sempre la stessa fredda e umida. Tornato Murtas dopo aver lavorato la puledra, una bella baietta, lo aiuto a scioglierla asciugandogli con la paglia il posteriore dagli schizzi d’acqua. Finito andiamo in selleria io mi siedo su una bella sedia di legno a stecche. Murtas mette a posto la sella su un porta sella messo in alto al muro. Mette su un cavalletto il sotto sella imbottito, sassinga e il sacco adoperato per riparare i reni dalla pioggia la cavalla. Mette a posto anche una scopa di ferro per pulire il fuori e si siede di fronte a me sul cavalletto. Cominciamo la nostra chiacchierata dopo che si è fatto un caffè con la macchina a cialde che tiene dentro un mobile con lo sportello a vetro. Selleria ordinata e pulita, ma a dire il vero come tutte le altre di questi ragazzi che ho avuto modo di vedere nelle altre occasioni che sono stato li all’ippodromo.

Bene, ora mi dovresti dire chi è Sebastiano Murtas?

Chi è Sebastiano Murtas? Un ragazzo di venticinque anni che è venuto a Siena al’età di diciannove anni dalla Sardegna e dopo tre anni ha debuttato in Piazza del Campo, ecco.

Ma la persona Sebastiano chi è?

Un ragazzo sincero, umile, che fa il suo lavoro ogni giorno e si impegna per i suoi obbiettivi.

Ma alle corse al Palio, come ti sei appassionato, anche se in Sardegna i cavalli sono di uso “comune”, ma a te come è partito questo desiderio di fare il fantino?

Io in Sardegna qualcosa la seguivo, però non tantissimo le corse. In Sardegna non avevo mai fatto una corsa o i paliotti ecco… avevo fatto qualche festa così a cavallo, qualche processioni e queste cose che fanno giù. I cavalli mi sono sempre piaciuti, la passione per loro c’è sempre stata come quella di montarli. Un giorno un ragazzo che conoscevo mi dice… che qui a Siena stavano cercando un ragazzo, da Gigi Bruschelli, da crescere e mandare avanti insegnandoli il mestiere e mi hanno chiesto se volevo andarci per provare a fare il fantino da Palio, quella domanda mi ha fatto capire che è questo il mestiere che volevo fare e son salito qua.

Tu che hai fatto in Sardegna hai studiato? Che scuole hai fatto?

Ma guarda, io allora ho studiato fino alla quarta dell’Istituto Agrario, aiutando però sempre mio Padre nell’azienda agricola, a Santu Lussurgiu…

Santu Lussurgiu dov’è?

È in provincia di Oristano, vicino Mocomer, quei paesi li.
Forse sbagliando? Non lo so ancora, ho poi appunto lasciato di studiare.

Che pretendi da te stesso?

Forse di essere caratterialmente diverso……

Fa una pausa e pensa. Ma che vuoi dire che dovresti essere più “cattivo”?

Definiamola così anche se non è quello che vorrei dire, non mi viene la definizione giusta. Sai qui è un mondo diverso da come sono cresciuto io, probabilmente gli devo ancora prendere bene le “misure”.

Senti Sebastiano, una cosa a cui avresti voluto assistere, di un giorno fa o di tre secoli fa?

Son tante le cose che uno avrebbe voluto vedere, ma ora così non saprei proprio quale dirti.

Tranquillo, leggermente imbarazzato, pacato nel parlare e nelle risposte, riflette sempre molto prima di rispondere, anche se poi mi torna una risposta semplice e sincera.
Sebastiano, secondo te l’intelligenza libera o imprigiona?

Secondo me libera.

Perché libera?

Perché apre la mente, apre agl’altri.

Il futuro è meglio aspettarlo o affrettarlo?

Dipende in generale meglio aspettarlo, ma ci sono delle occasioni che è meglio affrettarli i tempi.

C’è un momento di svolta nella tua carriera o meglio, quale pensi o cosa sarà che la cambierà in positivo?

Ma credo che la svolta della mia carriera ci sarà ora in questo periodo. Ora che mi sono messo in proprio e gestirò me stesso secondo i miei pensieri, poi vedremo se sarà stata una svolta in positivo o in negativo, credo e spero comunque il primo caso.

È li fermo sul cavalletto senza dondolare, ne fare movimenti che indichino nervosismo. Sposta solo la testa da un lato per pensare prima di parlare, nervosismo in questo ragazzo zero.
Il distacco dal Buschelli com’è avvenuto?

È stata una cosa normale, un cambiamento necessaria per la mia carriera, tornado a prima. Dopo cinque anni che sono stato li dovevo mettermi e provare da solo a fare questo mestiere gestendomi da me.

Nella vita meglio i rimorsi o i rimpianti?

Ma credo meglio i rimorsi. Speriamo un sia quello della scuola….

Sorride dicendolo, si perché tranquillo, un pochino imbarazzato, ma sicuramente Grandine è anche un ragazzo simpatico.

Tu hai una compagna?

Si convivo.

Che è lei per te e come si chiama?

Si chiama Giovanna ed è una persona molto cara e mi sta molto vicino, quando non lavora è sempre con me. Anche lei è Sarda è del mio paese, è con lei che mi confido e scambio opinioni, è una persona molto positiva per me.

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Ma lei da quanto tempo e venuta qui a Siena a vivere con te?

È venuta due anni fa.

Quanto tempo è che stai assieme a lei, che ci sei fidanzato?

Ehi…. Quest’anno facciamo dieci anni.

Lo dice con voce compiaciuto e sorridente, ma quel sorriso che mostra piacere di questa cosa e gli occhi gli si sono illuminati direi proprio d’amore. È ragazzo sensibile il Murtas. Io gli domando, ma la conosci dall’asilo…?

Lei aveva tredici anni e io sedici, no quattordici li aveva e io sedici. Poi quando io sono salito qua ci sono stati un po di alti e bassi, vedrai con la lontananza era inevitabile, ma poi abbiamo deciso di andare a convivere, ed abbiamo fatto bene!!!

Che cos’è il denaro per te?

È sicuramente importante, senza di quello si va poco lontano, però non è il massimo per me il denaro. Va beh la salute, ma l’amore la felicità, la famiglia conta sicuramente di più.

Tu appari come sei o sei come appari?

Io appaio come sono.

Qul’è la cosa che ti infastidisce di più nella vita?

Il tradimento questo si il tradimento, ma no da donne o cose così, ma quello di un amico o di una persona veramente vicina che ti tradisce.

Ho detto ragazzo sensibile. Hai provato questa cosa?

No per ora no.

Ma il tono della voce però questa volta è cambiato.
Ti piace leggere?

Poco.

Ma c’è un libro che ti piace?

No veramente no, se ne dicessi uno direi una bugia.

Nella vita meglio essere o apparire?

Essere, essere.

Che cos’è il coraggio?

Il coraggio è una….. Come te lo spiego? Per avere coraggio ci vuole testa e cuore!

La vita va presa per le corna o accarezzata?

Dipende in che situazione ti trovi…..

Mentre parliamo di questa domanda e al mio stuzzicare sulla sua “poca cattiveria” lui mi aggiunge..

Non riesco ad essere cattivo con gli amici, qui mi trovo ancora un po fuori dal mio ambiente, devo ancora imparare, ma se c’è bisogno davvero poi esce fuori, come mi è capitato a casa. Comunque si la vita nelle maggior parte delle volte va presa per le corna rispondendo alla tua domanda.

Mi dice questo sempre con tono pacato ma guardandomi dritto negl’occhi. Eccolo, ora si che ho visto il ragazzo forse ancora un po’ spaesato ma tosto come l’ho letto in questi tempi  nelle corsa e in Piazza.
La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?

I sogni aiutano a vivere meglio.

Credi in quello che fai o fai quello in cui credi?

Faccio quello in cui credo.

Hai un fil preferito?

Un film? No non ne ho di film preferiti.

La tua sensazione quando hai montato le primissima volta in Piazza?

Una sensazione molto, molto, bella, non ci credevo neanche io, Luglio 2010

Qual è la corsa che ti sei detto: bravo Murtas qui un hai sbagliato nulla?

Non c’è una corsa dove non sbagli nulla, e c’è poco da esaltarsi, tanto poi ce n’è un’altra dove magari sbagli tutto quindi sempre meglio essere critici con se stessi.

Quanti Palii hai corso e dove?

Ne ho corsi cinque, Leocorno, Nicchio, Tartuca, Tartuca e Pantera

Invece il giorno che sei uscito dell’Entrone il giorno del Palio che diceva il Cuore?

Tanto emozionato però… ero talmente preso ad essere concentrato… si era bello però non l’ho goduto tantissimo, secondo me, ero talmente concentrato, per me la Piazza era vuota ecco.

Allora quando lo hai ricorso, quando vai verso il Canapo uscito dall’Entrone la sensazione?

Dopo mi sono accorto dell’attenzione che senti su di te, in quel momento ti senti al centro del mondo, bellissimo!!!

Fatti una domanda e datti una risposta, che domanda il Murtas a Sebastiano?
Sorride d’imbarazzo e poi:

Il Murtas a Sebastiano domanda: lo vincerai il Palio? Si, devo, per forza altrimenti…!!

Che cos’è la fortuna?

La fortuna secondo me è un poco difficile da spiegare. A tutti tocca la fortuna, a chi tocca di più a chi di meno, l’importante e prenderla quando ti tocca. Ma che cos’è non saprei dire.

E invece per te che cos’è vivere?

Vivere? È tutto. È una cosa bellissima. Vivere con le persone a cui vuoi bene. Andare sempre avanti e non fermarsi mai, prendere le cose belle e incassare le cose brutte della vita, che è però sempre bella.

I tuoi Genitori quando gli hai detto che volevi venire a Siena e provare a fare il fantino che ti hanno detto?

All’inizio erano un poco indecisi. Non ero mai uscito dalla Sardegna da solo e quindi non erano tanto convinti di lasciarmi andare poi si sono decisi piano, piano e dopo son rimasti contenti.

A cosa imputi il non aver corso nessun Palio di Siena nel 2015 ?

Mahh, non la imputo a nessuno, sai nel Palio ci sono tanti incastri, purtroppo non sono andati come dovevano andare, quindi non do colpe ne a quello ne a quell’altro, è andata così. Un’esperienza in più per il futuro.

Questo è un ragazzo che ha avuto sicuramente una crescita serena in famiglia. Un ragazzo che non si porta dietro nessuna problematica dall’infanzia. Tranquillo, assenza di nervosismo, di carattere, ma non sbruffone, che ama i fatti. È molto sensibile e rispettoso dell’amicizia a cui tiene. Coraggioso, nella sua compagna ha il suo porto sicuro. Tutti questi ragazzi hanno una consapevolezza di loro stessi sorprendente. Tanti dicono i giovani d’oggi…. bene quelli con cui ho parlato io e che fanno i fantini sono tutti ragazzi senza tanti fronzoli, amano il lavoro e fanno i giusti e tanti sacrifici per riuscire. Sebastiano è un altro di questi. Hanno il rispetto della famiglia e la cultura del lavoro.
Grazie della chiacchierata Sebastiano, ho appurato la bella persona che avevo intuito.
Auguri per la vita a te e alla tua compagna.
Grazie Brontolo

CITA

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