02-Ottobre-2017
Il Prof. Paolo Botti nella sua lettera a Sunto ha centrato in pieno il problema, che tra l’altro Brontolo sta evidenziando dall’inverno, quello di creare un fronte comune per contrastare le varie normative a doc per arrivare a cancellare piano, piano tutti i Palii. Tra l’altro il discorso sui cavalli anche quello giustissimo. lettera Prof. Botti La cosa più importante è che Siena non è più immune. Ricordiamoci che questi scienziati ai ministeri se ne stra fregano delle tradizioni e della storia dei popoli, che tra l’altro è anche la loro, ma gli interessa solo il potere, le poltrone, i voti e, come dice il Prof. Botti il 1.000.000 di voti degli animalia gli fanno gola e subiscono i loro ricatti. Guardate Berlusconi che si fece ritrarre con gli Agnellini in braccio dicendo che a Pasqua non li avrebbe mangiati più. L’animalia Brambilla, che era una trombata politica si è riciclata con gli animali e ora ha fatto anche il partito, verrebbe da dire: pora Italia…. Bene, ritornando al discorso il creare un fronte comune di Palii, Quintane, Giostre e includendo anche le belle manifestazioni Sarde e altre che sono in giro per l’Italia che hanno a che fare con gli equidi, come li chiamano ai ministeri, di voti se ne raggiungo 4 volte tanto quelli degli animalisti. Allora sai che fine farebbero tutte le restrizioni e le normative che mettono fuori i ministeri assieme agli animalai? Finirebbero nel cestino dell’immondizia!!! La cosa che mi piace far notare è che parlo di un Consorzio di tutela, no di un partito perché se entriamo in un discorso politico siamo rovinati. Siena, dicevo, non è più immune perché ha perso, grazie ad altri scienziati, la cosa che la proteggeva davvero e che faceva comodo a tutti, non che dare benessere alla città, la Banca Monte dei Paschi di Siena e la Fondazione Monte dei Paschi. Questo scudo non lo abbiamo più, pur troppo, quindi siamo diventati altro che vulnerabili!!! Con i casini che ci sono oggi a Siena nel mondo paliesco credo che una telefonata del Presidente di tetta Banca, quando era davvero una Banca, avrebbe risolto tutto, è inutile fare gli ipocriti e dire che non sarebbe stato così. Quindi, caro Scrivacchino al solito l’hai fatta di fuori. Ogni Palio deve avere la propria identità e guardarsi le sue cose ma, l’interesse e la loro tutela deve essere comune altrimenti ci fanno smettere!!! Va indetto un congresso di tutti a breve per creare questo consorzio e ripeto, altrimenti saranno dolori e non vi illudete non solo per i Palii. Brontolo
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