Vzz-PALIO LEGNANO 2019

PALIO LEGNANO, CONTRADA SAN MAGNO C’E’ DEL NUOVO…

16 MARZO 2019

Scopriamo insieme il Maniero di San Magno con una guida speciale: il Gran Priore Esposito.

La nobile contrada di San Magno quest’anno ha inaugurato il nuovo maniero dopo un periodo di attenti e studiati progetti. Uno spazio arioso, accogliente, luminoso e caldo, ..forte di una contrada fatta di persone che non mancano di dare il benvenuto a chi decide di voler, per una sera, sentirsi parte della contrada rosso bianco rossa che ha per nome il patrono della città milanese.

Nell’attesa che i contradaioli occupino i posti nelle tavole imbandite in vista della cena con i fantini il Gran Priore Domenico Esposito si prende del tempo per accompagnarmi personalmente negli spazi entro i quali vive la contrada, in tutte le sue forme ed attività.

Lasciata la grande sala adibita alle cene e che avrò modo di vivere nel corso della serata, ci dirigiamo alla rampa che porta al piano superiore del maniero. Nemmeno qualche gradino e l’attenzione è subito catturata da splendidi ritratti fotografici che in successione segnano e scandiscono un tempo. Passo a passo rivediamo tutti i capitani succeduti dalla fine della Seconda guerra Mondiale all’anno duemila, annata importante perché si decide che durante la sfilata storica, presenzieranno tutti i Capitani fin lì eletti. Per la Contrada San Magno, la ciliegina sulla torta, fu la vittoria del Palio.

Seguiamo per la grande e bella Sala Consigliare, che ospita il mantello e la mitria portati dal Vescovo durante il corteo storico, le mitrie dei Prelati che lo seguono, gli ornamenti della Castellana, tramandati negli anni e con i simboli d’appartenenza, legati alla Nobile. Osserviamo poi un quadro che rappresenta il “Premio San Magno”, donato dalla Contrada da 43 anni alle personalità di spicco native di Legnano. Un riconoscimento ad un percorso di vita o lavorativo, a chi ha contribuito alla crescita della città. Un premio che riconosce e rende onore anche alle persone semplici, ne fa esempio la Signora Calcaterra, che per anni ha prestato assistenza sanitaria gratuitamente ai bisognosi. Gli stendardi dei due Palii straordinari vinti a Legnano, nel 1976 e nel 2005 ( nel 2005 Domenico Esposito Capitano). Abbiamo poi una Croce, riproduzione di quella  Croce che troviamo all’interno del Duomo di Milano.

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Salendo di un piano eccoci immersi nel regno delle sarte di contrada. E qui a prendere voce è Antonella Ruggiero Scarpa, Gran Dama di San Magno. Vengono dischiuse le ante degli armadi che si fanno custodia degli abiti che vediamo indossati dalle comparse nel pomeriggio del Palio. Tessuti pregiati, rifiniture in oro, orli di mani maestre. Qui le donne di contrada rammendano, cuciono, si prendono cura dei tesori che aspettano di essere sfoggiati nel giorno dei giorni. Qui c’è il profumo dell’attesa, della cura, della dedizione, della pazienza. Dell’impegno e della collettività, i due concetti chiave per chi vive la contrada. Dame e Cavalieri. E poi gli abiti della banda. I nostri trentadue elementi che suonano. Centoquaranta i figuranti che arrivano al corteo storico per i colori di San Magno. Senza dimenticare i palafrenieri e gli addetti sfilata.

E poi meraviglioso, l’abito della Castellana. Tessuto importante e ricami in filo d’oro. Manualità esemplare di veri professionisti che ricamano gigli, e la passione delle sarte di San Magno a intagliare ed assemblare.

…”L’abito del Capitano. E poi il Mantello, che come per tutti gli abiti che fin d’ora hai osservato, presenta disegni che richiamano o riprendono il Medioevo, al millecento. Esiste una commissione, alla quale presenzia la Gran Dama, che ha il compito di giudicare i tessuti, il taglio e poi il ricamo, e per finire l’abito nella sua completezza. Ogni contrada ha un rappresentante, e tutte le otto rappresentanze si occuperanno di verificare che tutti gli abiti saranno conformi al progetto presentato. Dunque coerenza al periodo storico evocato.”

Ritorniamo dunque nel cuore pulsante del maniero, dove ormai non manca molto prima che la cena venga servita. Una struttura fissa, risultato di un iter burocratico cominciato tre anni fa, ed inaugurata il 4 novembre scorso, in occasione della festa patronale e quindi di contrada. Altro evento significativo ad onore del lavoro svolto si è tenuto a gennaio. Per l’occasione chiunque abbia contribuito alla realizzazione di questo spazio, in termini sia lavorativi che economici, ha ricevuto un pezzo di interbloccato che andava a comporre la vecchia pavimentazione del maniero.

Passiamo poi alla stanza adiacente, il Salone degli Stemmi, che presenta un soffitto che non può che balzare all’occhio di chiunque ne varchi la soglia. Grazie ad una ricerca araldica dettagliata e personale, ciascun Priore o Dama di contrada è ora rappresentata grazie ad uno scudo, che per cognome e colori, ne designa l’appartenenza. Nella parte centrale del soffitto abbiamo rappresentati i Capitani che hanno sorretto le sorti della contrada negli anni precedenti. Mentre sopra il gonfalone le insigne dei cinque reggenti di questo momento. Gran Priore, Capitano, Castellana, Scudiero, Gran Dama.

La spada. Tramandata da Capitano a Capitano dal 1952.

E poi curiose le travi che hanno mantenuto nella loro integrità. Il maniero si è infatti sviluppato all’interno di una vecchia fonderia. “Ci siamo fatti spazio considerando e cercando di salvaguardare le origini del luogo che oggi viviamo. “

“E poi ancora un dettaglio. Che pochi notano. Le porte di ingresso alla cucina dove ora abbiamo i nostri cuochi all’opera. Queste porte hanno grande valore, oltre che per il lavoro di cui hanno necessitato senza dubbio, completamente in vetro, per i nomi che vedi riportati, appartenenti ai grandi Priori che hanno contribuito alla costruzione, crescita e riuscita di questo importante progetto e percorso.”

E’ giunto il momento di accomodarsi. Stanno per entrare Carlo Sanna e Marco Bitti accompagnati dalla reggenza e da un caloroso applauso che si libera, forte di un messaggio che è da subito chiaro: c’è aria di Palio.

Grazie al tempo prezioso a me concesso da Domenico Esposito, Gran Priore di contrada da sei anni, ma che vanta un cammino di tutto rispetto, cresciuto negli ambienti della contrada per la quale si può dire ha investito e investe tutta una vita, coprendo e svolgendo qualsiasi posizione davvero possibile: da consigliere, a tesoriere di contrada a Capitano.
Un’accoglienza esemplare della Contrada San Magno.

Buona stagione!

Miriana 

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About the author

Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: piercamillopinelli@gmail.com

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