OCA

Nobile Contrada dell’Oca

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Nobile Contrada dell’Oca
Contrada di Siena
Nobile Contrada dell'Oca-Stemma.PNG
Stemma Un’oca con corona reale ed al collo la croce di Savoialegata con un nastro azzurro
Colori Bianco e verde listati di rosso
Motto Clangit ad arma[1]
Terzo Terzo di Camollìa
Compagnie militari Sant’Antonio, San Pellegrino
Dirigenza Governatore: Francesco Cillerai (dal 2016)
Capitano: Stefano Bernardini (dal 2016)
Sede Vicolo del Tiratoio, 13
Museo Adiacente all’Oratorio di Santa Caterina
Oratorio Oratorio di Santa Caterina in Fontebranda
Patrono Santa Caterina da Siena
Festa: 29 aprile
Vittorie Per la Contrada: 66
Per il Comune: 65
Ultima vittoria: 2 luglio 2013
Alleate nessuna
Rivali 600px Rosso listato di Bianco e Azzurro.PNG Torre
Contradaioli Ocaioli
Periodico Siam delle Fonti
Sito Nobile Contrada dell’Oca

Il fantino dell’Oca Giuseppe Zedde detto Gingillo sul cavallo Porto Alabedurante la provaccia del Palio del 2 luglio 2016

La Nobile Contrada dell’Oca è una delle diciassette suddivisioni storiche della città toscana di Siena.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Le strade all’epoca del Bando[modifica | modifica wikitesto]

Il Bando di Violante di Baviera (1730) determina la suddivisione territoriale delle diciassette Contrade di Siena facendo riferimento ai palazzi e ai loro proprietari dell’epoca, basandosi quindi sulle costruzioni più che sulle strade. Esso viene ancora oggi considerato la disposizione di base per determinare gli effettivi confini delle Contrade. Secondo il Bando relativo alla Nuova divisione dei confini delle Contrade, il territorio della Nobile Contrada dell’Oca è delimitato dalle seguenti vie e palazzi:

Oca. n. 17 – Dalla porta Fonteblanda salga per tutta la strada di Santa Caterina, occupando la crociata, cioè da mano sinistra fino alla chiesa curata di Sant’Antonio inclusive coll’edifizio delle Tira, da mano destra poi salga a Diacceto comprendendo le case a destra fino all’osteria della Scala, ed a sinistra tenendo vada all’Arte della Lana ed esclusa la chiesa curata di San Pellegrino occupi la via dell’Arte fino a Sant’Andrea Gallerani inclusive a man sinistra, e da man destra fino al vicolo che svolta all’osteria della Rosa, colla piaggia che porta alla chiesa curata di Sant’Antonio e ad essa appartenga la Costaccia a man sinistra in venire da porta Fonteblanda alla porta Salaria ed i vicoli tutti entro a detto recinto.

Le strade ai nostri giorni[modifica | modifica wikitesto]

Le strade che attualmente fanno parte del territorio della Contrada sono le seguenti:

  • via di Santa Caterina
  • via di Fontebranda (parte)
  • via di Diacceto (parte)
  • via della Galluzza
  • via delle Terme (parte)
  • via dei Pittori
  • via del Tiratoio
  • vicolo del Costaccino
  • vicolo del Forcone
  • vicolo del Trapasso
  • costa di Sant’Antonio (parte)

Nel suo territorio si trova parte di quello anticamente incluso nella Contrada dell’Orso, una delle contrade soppresse.

La storia[modifica | modifica wikitesto]

La contrada ha il titolo di “Nobile”, conferitole dalla Civica Magistratura di Siena il 23 marzo 1846, per via del valore riconosciuto ai suoi soldati in occasione delle battaglie di Montemaggio (1145) e di Montaperti (1260), oltreché nella Guerra di Siena (15521555). Altro motivo fu quello della costruzione, a spese della stessa contrada, dell’acquedotto detto “dei bottini”.

Particolare del Corteo organizzato in occasione di una loro recente vittoria

Gli aneddoti[modifica | modifica wikitesto]

L’Oca è la contrada con più vittorie nella storia del Palio di Siena (65 successi dal 1644 ad oggi). È inoltre la contrada a cui apparteneva per luogo di nascita (Fontebranda) Santa Caterina da Siena.

L’Oca si rese protagonista del Palio del 4 luglio 1858, passato alla storia per un incredibile imbroglio architettato dai suoi contradaioli al fine di ottenere la vittoria. In quel Palio l’Oca si era affidata a Gaetano Bastianelli detto Gano di Catera, un conciatore di pelli, nato e cresciuto in Fontebranda, che come fantino era assai esperto quanto sfortunato, visto che in trent’anni vinse solo quel giorno. Alla tratta, la Contrada di Fontebranda aveva ricevuto in sorte Trattienti, un cavallo marrone dalla lunga coda, molto bello da vedere, ma assai lento, come testimonia il nome. La sua lentezza aveva ormai dissuaso gli ocaioli da ogni speranza di vittoria, quando per Fontebranda transitò un prete di campagna con un cavallo identico a Trattienti. Il barbero del curato però era un soggetto assai veloce, così che nella mente degli ocaioli balenò un’idea clamorosa: sostituire Trattienti con il “sosia”, da far correre in Piazza. E le cose andarono infatti come sperate: il cavallo del prete, velocissimo, si impose nella carriera. Il vero Trattienti, che attendeva nella stalla della Contrada dove gli erano state messe addosso numerose coperte per farlo sudare, risbucò all’improvviso fra gli ocaioli in tripudio e i rivali increduli e beffati; mentre il prete poté riavere il suo cavallo.

I fatti qui narrati furono ammessi anni dopo da alcuni ocaioli. Nessuna delle altre Contrade, compresi molti ocaioli che non erano stati informati, si accorse dello scambio.[senza fonte]

La rivalità con la Torre[modifica | modifica wikitesto]

Via Santa Caterina imbandierata

Quella fra Oca e Torre è l’unica rivalità fra Contrade non confinanti ed è sicuramente fra le più accese e sentite. Stabilire i motivi di una tale inimicizia non è semplice: presumibilmente liti dovute ad interessi economici divergenti degenerarono dando vita ai primi rancori, poi consolidatisi in una reciproca lotta per la supremazia cittadina.

A cementare l’inimicizia ha sicuramente contribuito il Palio con le sue mille vicende, fatte di ripicche e tradimenti. Già nell’Ottocento le due Contrade si contendevano in ogni occasione il fantino “Gobbo Saragiolo” (al secolo Francesco Santini), all’epoca autentico re della Piazza: costui, indifferente all’inimicizia e fedele all’etica mercenaria, vinse tre volte per l’Oca e ben cinque volte per la Torre.

Nonostante negli anni vi siano stati vari tentativi di riappacificazione (l’ultimo risalente ai primi del Novecento), l’inimicizia non è mai rientrata. La sua irriducibilità ha fatto sì che i torraioli attualmente sentano assai di più questa rivalità, che non lo storico astio con la confinante Onda sebbene esso non sia una rivalità ufficiale in quanto riconosciuta soltanto da parte dell’Onda.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie[modifica | modifica wikitesto]

N° vittoria Data Fantino Cavallo
1 14 luglio 1644 Destrampo Cavallo di Ottorino di Grosseto
2 7 maggio 1645 Sciano
3 7 maggio 1648 ?
4 2 luglio 1655 ?
5 2 luglio 1658 ?
6 2 luglio 1673 Simone Mastacchi detto Mone
7 2 luglio 1674 Pavolo Roncucci detto Pavolino
8 2 luglio 1693 Giuseppe Galardi detto Pulcino Baiettino
Vittorie nel XVII secolo: 8
9 2 luglio 1701 Giuseppe Galardi detto Pelliccino Cervio
10 16 agosto 1707 Giovan Battista Pistoi detto Cappellaro Bufalino
11 2 luglio 1712 Giuseppe Maria Bartaletti detto Strega
12 2 luglio 1718 Giovan Battista Pistoi detto Cappellaro Balzanello di Castiglioncello
13 2 luglio 1744 Giovanni Rossi detto Ministro Morello del Taja
14 2 luglio 1747 Giovanni Rossi detto Ministro Stornello del Belleschi
15 6 luglio 1755 Antonio da Montepulciano Stornello del Mascagni
16 2 luglio 1758 Antonio Giovannetti detto Bastianone Sauro dorato del Cipriani
17 16 agosto 1759 Mattia Mancini detto Bastiancino Sauro dorato del Rossi
18 16 agosto 1762 Mattia Mancini detto Bastiancino Dorato del Palagi
19 2 luglio 1774 Giuseppe Amaddii detto Batticulo Morello del Sardelli
20 2 luglio 1782 Isidoro Bianchini detto Dorino Stornello del Valentini
21 18 agosto 1789 Angelo Pacchiani detto Pacchiano Morello del Baldi
22 16 agosto 1793 Angelo Giusti detto Ciocio Stornello del Giusti
Vittorie nel XVIII secolo: 14
23 16 agosto 1804 Niccolò Chiarini detto Caino Stornello del Pasquini
24 16 agosto 1810 Niccolò Chiarini detto Caino Baio dorato del Bandini
25 16 agosto 1820 Giovanni Buoni detto Bonino Baio dorato del Soldatini
26 27 settembre 1824 Luigi Brandani detto Cicciolesso Morello maltinto del Bianciardi
27 17 agosto 1827 Giovanni Buoni detto Bonino Baio dorato del Batazzi
28 3 luglio 1831 Francesco Santini detto Gobbo Saragiolo Baio scuro del Gentili
29 16 agosto 1832 Francesco Santini detto Gobbo Saragiolo Morello del Coppi
30 2 luglio 1841 Francesco Bianchini detto Campanino Morello del Bizzarri
31 16 agosto 1846 Massimiliano Garuglieri detto Storto Morello maltinto del Bernini
32 21 ottobre 1849 Francesco Santini detto Gobbo Saragiolo Carbonello
33 4 luglio 1858 Gaetano Bastianelli detto Gano di Catera Trattienti
34 2 giugno 1861 Pietro Locchi detto Paolaccino Castagnolo del Franci
35 16 agosto 1868 Pietro Locchi detto Paolaccino Baio del Cecconi
36 16 agosto 1877 Lorenzo Franci detto Pirrino Storno dell’Amaddii
37 3 luglio 1881 Antonio Salmoria detto Leggerino Baia Balzana del Ceccarelli
38 16 agosto 1885 Antonio Salmoria detto Leggerino Prete
39 17 agosto 1890 Lorenzo Franci detto Pirrino Carbonello
40 17 agosto 1891 Francesco Ceppatelli detto Tabarre Farfallina
41 16 agosto 1892 Francesco Ceppatelli detto Tabarre Baia dorata del Butini
42 3 luglio 1898 Ermanno Menichetti detto Popo Morella del Franci
Vittorie nel XIX secolo: 20
43 16 agosto 1903 Angelo Montechiari detto Spanziano Lella
44 2 luglio 1906 Angelo Meloni detto Picino Baia marrone del Betti
45 3 luglio 1908 Angelo Meloni detto Picino Stella
46 17 agosto 1909 Alduino Emidi detto Zaraballe Farfalla
47 17 agosto 1919 Giulio Cerpi detto Testina Scodata
48 16 agosto 1921 Angelo Meloni detto Picino Crognolo
49 2 luglio 1928 Angelo Meloni detto Picino Lina
50 16 agosto 1931 Aldo Mantovani detto Bubbolo Tordina
51 16 agosto 1934 Corrado Meloni detto Meloncino Wally
52 2 luglio 1948 Primo Arzilli detto Il Biondo Salomè (scosso)
53 16 agosto 1952 Remo Antonetti detto Rompighiaccio Niduzza
54 16 agosto 1959 Giuseppe Gentili detto Ciancone Tanaquilla
55 16 agosto 1968 Andrea Degortes detto Aceto Livietta
56 21 settembre 1969 Andrea Degortes detto Aceto Dragone
57 16 agosto 1977 Andrea Degortes detto Aceto Rimini
58 2 luglio 1984 Andrea Degortes detto Aceto Baiardo IV
59 2 luglio 1985 Andrea Degortes detto Aceto Brandano
60 2 luglio 1996 Luigi Bruschelli detto Trecciolino Quarnero
61 2 luglio 1998 Luigi Bruschelli detto Trecciolino Queen’s Victor
62 2 luglio 1999 Luigi Bruschelli detto Trecciolino Giove
Vittorie nel XX secolo: 20
63 2 luglio 2007 Giovanni Atzeni detto Tittìa Fedora Saura
64 2 luglio 2011 Giovanni Atzeni detto Tittìa Mississippi
65 2 luglio 2013 Giovanni Atzeni detto Tittìa Guess
Vittorie nel XXI secolo: 3

L’Oca si attribuisce un’altra vittoria, non riconosciuta dal Comune:

  1. 17 agosto 1874: Palio “alla romana”[2] vinto dal fantino Angelo Romualdi detto Girocche

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In italiano: Chiama alle armi (a ricordo dell’episodio delle Oche del Campidoglio)
  2. ^ Il “Palio alla romana” consisteva nel far correre 9 (oppure 12) contrade divise in tre batterie da 3 (oppure da 4) ciascuna, a eliminazione diretta. Le vincenti delle batterie disputavano la “finale” e la contrada vincente si aggiudicava il Palio (fonte: ocaioloextramoenia.it Archiviato il 17 novembre 2015 in Internet Archive.)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Per il paragrafo Gli aneddotiilpalio.org, che riporta testi di Roberto Filiani, collaboratore del sito.
  • Per il paragrafo La rivalità con la Torreilpaliodisiena.com (testi di Roberto Filiani).

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